Cinque libri capolavoro da recuperare ad ogni costo

Il coltivatore del Maryland di John Barth

John Barth è uno dei campioni, se non degli inventori, del postmodernismo. Questo romanzo possiede tutto ciò che un libro non deve avere oggi: la lunghezza (1100 pagine!) ma soprattutto la profondità. A noi -abituati come siamo al realismo delle storie, e dello stile, piano e piatto e pauroso dei fraintendimenti, delle ambiguità- le tortuosità e le capriole postmoderne appaiono datate, inutilmente complicate, tuttalpiù un gioco cerebrale. E invece sono necessarie. Acquistalo su unilibro.it >>

Gli uccelli di Daphne du Maurier

Non un romanzo, innanzitutto, ma una raccolta di racconti. Proprio nella forma breve, e semi-breve, l’autrice trasforma la realtà in un incubo: che sia per azione di un elemento sovrannaturale, o per una distorsione della mente umana, oppure per qualcosa che non si può classificare nell’una o nell’altra categoria. Ma ha poco senso chiedersi a quale genere di letteratura abbiamo di fronte: Daphne du Maurier svela una verità che non volevamo conoscere, ma che è meglio non evitare. Acquistalo su unilibro.it >>

Panorama di Tommaso Pincio

In mezzo a una marea di romanzi che hanno come protagonista uno scrittore, Panorama mette al centro un lettore. Anzi, IL lettore per eccellenza, che proprio per questa sua caratteristica unica diventa il motore (o l’ingranaggio) di una serie di avvenimenti incredibili, incomprensibili. Il tutto, in un mondo che si conforma ai dettami di Panorama, un social network, anzi IL social network: unico e obbligatorio, che si sovrappone alla realtà materiale, anzi la sostituisce. Acquistalo su unilibro.it >>

Il progetto Lazarus di Aleksandar Hemon

Uno dei romanzi più belli e sorprendenti di inizio secolo. Due storie che poi sono una storia: quella di un giovanissimo ebreo ucciso dalla polizia a New York a inizio del ‘900, e di ciò che ne segue tra deliranti persecuzioni contro gli anarchici e vite miserrime; e quella di uno scrittore bosniaco americano di fine ‘900 che non riesce a scrivere e allo stesso tempo diventa ossessionato dalla vicenda di Lazarus. Il tutto sostenuto da una scrittura fatta da stupende e inquietanti fotografie. Acquistalo su unilibro.it >>

Le venti giornate di Torino di Giorgio De Maria

Un libro che può togliere il sonno, proprio come l’ha tolto ai protagonisti della sua vicenda, proprio come l’ha tolto probabilmente al suo autore. Progenitore occulto del new weird, è un nerissimo romanzo di culto scritto negli anni settanta. La vicenda si svolge su due piani temporali, quello dell’indagine e quello dei fatti, anche se man mano che il protagonista va avanti nell’interrogare gli anziani protagonisti o testimoni di quegli strani giorni, la minaccia -da storica- diventa incombente. Acquistalo su unilibro.it >>