Il nuovo romanzo di Andrea Vitali racconta una storia carica di tenerezza che comincia, però, con un piccolo enigma da cui si dipanerà l’intera trama. Con il libro “Zia Antonia sapeva di menta” Andrea Vitale ha già conquistato la critica. “Un artigiano della parola, un affabulatore fuori ordinanza” così Bruno Quaranta definisce il talento narrativo di Andrea Vitali, insignito nel 2008 del premio Boccaccio per la letteratura.
Zia Antonia, dopo 3 anni di permanenza a casa dell’affezionatissimo nipote Ernesto, decide di trasferirsi in ospizio. Ed è proprio durante una delle visite alla zia che Ernesto si accorge che c’è qualcosa che non va.
L’indizio principale è uno strano odore di aglio e a far sorgere ancora più dubbi è Suor Speranza, la dirigente dell’ospizio che in tono evasivo cerca di non dare troppa importanza ai sospetti di Ernesto.
In gioco, però, c’è anche l’eredita di Zia Antonia. Una piccola fortuna accumulata con sacrificio durante anni di lavoro.
E il fratello di Ernesto, Antonio, che della zia non ha mai voluto saperne e ha concetrato tutte le sue attenzioni verso una certa Augusta Peretti, una trentacinquenne ossigenata e vogliosa.
A indagare, oltre a Ernesto e all’energica suor Speranza, si ritrova anche il dottor Fastelli, medico dal carattere gioviale ma di grande sensibilità. Intorno a questo profumato mistero, Andrea Vitali costruisce un romanzo carico di tenerezza, una di quelle storie che, come zia Antonia, ti accarezzano in un fresco abbraccio. Per poi regalarti, alla fine, una sorpresa.
«Invisibile ma presente.
Inconfondibile. Solo lui era così.
E sembrava impossibile che fosse lì dentro.
Eppure…
Entrato nella stanza, Ernesto Cervicali si era improvvisamente fermato davanti a quelmuro fantasma, ma dotato di una sua solidità.
Aveva annusato.
Una, due, tre volte, tirando su discretamente con il naso.
Non c’era da sbagliarsi era odore di aglio. Aglio, confermò tra sé muovendo appena le labbra.
Poi fece due passi verso il letto. Guardò zia Antonia, le coperte tirate fin sotto il mento.
Sembrava morta. Di più.
Sembrava che di lei non esistesse che la testa, sotto le coperte nient’altro.
L’Ernesto non si spaventò, quell’impressione l’aveva avuta già altre volte.
Sapeva come fare per scacciarla: bastava guardare le labbra della zia.
Esangui, vibravano spinte da un respiro tranquillo. Dormiva.
Molleggiando sulla punta dei piedi, l’Ernesto si avvicinò ancora un po’. E cominciò
a percepire quell’altro odore. Familiare, una carezza. Inspirò profondamente.
Poi si chinò verso il viso della zia.
Il suo alito sapeva di menta. Come sempre.
Zia Antonia sapeva di menta.»
Titolo del Libro: Zia Antonia sapeva di menta
Autore: Vitali Andrea
Editore: Garzanti Libri
Collana: Narratori moderni
Data di Pubblicazione: 17 novembre ’11
Genere: LETTERATURA ITALIANA: TESTI
ISBN: 8811683912 9788811683919
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