Oggi nel 1832, in un piccolo paesino del Cheshire a 40 km da Manchester, nasceva Charles Lutwidge Dodgson, meglio conosciuto per con il suo pseudonimo Lewis Carroll. Celebre principalmente per i due romanzi “Alice nel Paese delle Meraviglie” e “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”, opere apprezzate da milioni di lettori senza limiti di età o cultura, Carroll fu oltre che scrittore, un matematico e un logico brillante, i suoi studi ad Oxford lo portarono a ricevette numerosi riconoscimenti accademici per i notevoli risultati anche se la sua carriera accademica, rimase sempre in bilico tra grandi risultati e annoiata pigrizia. L’onoreficenza più alta fu probabilmente una cattedra in matematica, che onorò per quasi tutta la vita.

Uomo socialmente ambizioso, volenteroso a tutti i costi di fare qualcosa di notabile da lasciare ai posteri come scrittore o come pittore, ripiegò inizialmente sulla fotografia ritenendosi poco dotato nella pittura.

Fra il 1854 e il 1856 Dodgson si vide pubblicate le prime poesie e i primi racconti su riviste a tiratura nazionale come ‘The Comic Times’ e ‘The Train’, e su giornali locali minori, normalmente, lavori comici e talvolta satirici.

Solo nel 1865 vide finalmente la luce il capolavoro per cui sarà eternamente famoso “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” (Alice in Wonderland) con le illustrazioni di John Tenniel, firmato con lo pseudonimo “Lewis Carroll” usato nove anni prima per un altra opera. Libro dal successo immediato e travolgente, riedito con le illustrazioni originali e le più ampie note di sempre nel 2010 da BUR (Biblioteca Universale Rizzoli), fu un trampolino per Lewis Carroll che “Lewis Carroll” divenne presto un amatissimo e famosissimo personaggio pubblico, costringendo Dodgson quasi a vivere due vite parallele. Il romanzo con protagonista Alice, personaggio ispirato all’amatissima Alice Pleasance Liddell, è un racconto pieno di allusioni a personaggi, poemi, proverbi, storie e accadimenti dell’epoca e il “Paese delle Meraviglie” descritto è in realtà un mondo in cui lo scrittore gioca con regole logiche, linguistiche, fisiche e matematiche. Il libro ha un seguito pubblicato nel 1871, titolato “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”, meno conosciuto anche perchè spesso negl’adattamenti si è sempre preferito fondere insieme le due opere.

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