Non sono un amante delle autobiografie e ne ho lette veramente poche fino ad oggi, devo essere proprio invasato del personaggio o aver trovato critiche entusiaste per comprarne, però la biografia di “Open. La mia storia” di Andre Agassi mi è piaciuta!
Scritta è scritta bene (il “prologo” su tutto il resto), e ci mancherebbe se alle spalle hai un premio Pulitzer come J.R. Moehringer, ma ha comunque principalmente il pregio di essere molto agile, questo nonostante in alcune parti le vicende non vengano sviscerate poi così a fondo o in altre appaiano un po’ troppo ridondanti.
La vita di Agassi è percorsa in lungo e in largo, dagli esordi da ragazzino dei primi tornei a Las Vegas fino al ritiro newyorchese, e ovviamente oltre a tanto tennis, vittorie e sconfitte, c’è anche la fragilità del personaggio (sinceramente non avrei creduto fosse così radicata) e il più classico dei rapporti odio/amore con il padre, colui che l’ha spinto verso la carriera tennistica.
Il resto lo dà facilmente la curiosità di trovarsi davanti a notizie e fatti mai trapelati prima.
A cura di Simone Ciclitira