“L’islam spiegato ai leghisti“ è il titolo dell’ultima opera letteraria di Khaled Fouad Allam, sociologo e politico algerino, naturalizzato italiano. Allam insegna sociologia del mondo musulmano all’Università di Trieste e islamistica a quella di Urbino. Ha pubblicato numerosi testi accademici su queste due discipline, ma il suo ultimo libro, uscito di recente, è diverso dalle altre sue opere.
Il libro è stato anche presentato da Don Gallo, a dimostrazione di come la tolleranza religiosa e la comprensione e rispetto reciproco vengano soprattutto dalle persone che vivono la religione quotidianamente e la conoscono a fondo nei valori.
Al di là delle sue riflessioni, durante la presentazione di questo testo Don Gallo ha ricordato “quando compii 80 anni un giornalista mi chiese cosa avrei voluto come regalo, e io chiesi la Moschea. Ecco, la Moschea non c’è ancora, sono ancora qui che aspetto. E a questo punto, se fossi il vescovo ordinerei di non celebrare più messe finché non ci sarà anche la Moschea. Perchè la Sinagoga c’è, quindi deve esserci anche la Moschea”.
Il testo di Allam è coraggioso e interessante, e si propone di chiarire le complessità della religione musulmana per evitare che le incomprensioni e la disinformazione rallentino il processo di integrazione in Europa. Allam affronta temi attuali, attraverso una trama ben articolata e una linea narrativa accattivante e scorrevole.
La storia è quella di Leila, marocchina immigrata con permesso di soggiorno che ogni mattina, alle 5, chador colorato al collo, si occupa di pulizie nella sede della Lega Nord di Trento. Più che un romanzo si tratta di un saggio, formato da di citazioni, ricordi, riflessioni. Il titolo non rispecchia esattamente il contenuto del libro, in realtà i “leghisti” sono presi in considerazione solo per poche pagine, sostanzialmente si tratta di riflessioni da parte dell’autore che cerca di capire il fenomeno dell’ostilità dell’occidente verso l’islam più che altre religioni. Quando parla della Lega, si concentra sul fatto che, secondo lui, la Lega ha fatto dell’immigrazione un bersaglio privilegiato, e dell’immigrazione di persone musulmane in particolare, giocando e raccogliendo migliaia di voti marciando sulla paura della gente, sui suoi pregiudizi e sui problemi specifici come il velo (soprattutto il burqa, ma non solo), la questione del crocifisso, il terrorismo …
Ma Allam non si astiene dall’affrontare i problemi irrisolti all’interno della cultura islamica.
A cura di Flora Marchesi