Il rapporto fra Steve Jobs e il monaco buddista che lo aiutò ad affrontare uno dei periodi più bui della sua carriera, è al centro del romanzo a fumetti “Lo Zen di Steve Jobs”.
La storia, raccontata attraverso la tecnica e l’arte della graphic nouvel, indaga proprio sugli anni più duri per il guru della Apple e compie un parallelismo con la vita di questo monaco, immigrato dal Giappone, instancabile ricercatore della verità, un profondo innovatore pronto a sfidare anche il dogmatismo.
L’amicizia tra i due durerà per molti anni, finché il monaco non morirà poi nel 2002, e sarà proprio l’ “imprinting” degli insegnamenti buddisti a segnare profondamente la personalità di Jobs nonché la capacità di tornare alla ribalta e confermare un talento veramente straordinario.
Il racconto è costruito con una serie di flashback e salti in avanti per cogliere la forza della ricerca che ispirò il monaco nel campo della dottrina e Jobs nel suo settore, tracciando così gli elementi salienti di due vite fuori dal comune.
L’impianto grafico è a cura di Jesse3, una delle agenzie creative di visual storytelling più importanti al mondo.
Il testo è di Caleb Melby, collaboratore di Forbes.