I titoli più interessanti in uscita a dicembre. Spazio a tutti i generi e a tutti i gusti: dai bestseller annunciati ai romanzi letterari, dalla narrativa popolare ai gialli, dalle saghe familiari ai thriller, dal noir all’avventura.
02 DICEMBRE
I bambini indaco
Clemens J. Setz
Nel Nord della Stiria si trova l’Helianau, un collegio per bambini che soffrono di un misterioso disturbo, la “sindrome indaco”. Chiunque si avvicini a loro viene assalito dalla nausea, dalle vertigini e da violenti mal di testa.
Il giovane professore di matematica Clemens Setz insegna in questa scuola e nota degli strani episodi: molti bambini con dei bizzarri travestimenti vengono portati via in un’auto e condotti in un luogo sconosciuto. Setz vuole scoprire la verità, ma proprio per questo viene licenziato e allontanato dalla scuola.
Circa quattordici anni dopo i giornali riportano la notizia di un clamoroso processo: un ex professore di matematica è stato assolto dall’accusa di aver ucciso brutalmente un uomo che torturava gli animali. Il professore è Clemens Setz e il suo ex allievo Robert Tatzel, uno dei bambini di Helianau, che nutre ancora del risentimento nei suoi confronti dai tempi del collegio, non crede alla sua innocenza e decide di indagare per scoprire cos’è veramente successo.
C’è un collegamento tra quel caso e quello che aveva vissuto nel suo passato a Helianau?
Fuga
Harlan Coben
L’hai persa. Tua figlia. Una ragazza sbandata e legata a un fidanzato che abusa di lei. Ma ti ha spiegato chiaramente che non vuole essere salvata. Tu non ti dai pace e quando, per caso, la vedi a Central Park, mentre suona una chitarra non credi ai tuoi occhi.
Quella che hai davanti, però, non è la ragazza che hai cresciuto, quella che è sempre presente nei tuoi ricordi. È una donna che cammina sul filo del rasoio, malconcia, spaventata, decisamente nei guai. Non ti fermi a pensare. Corri da lei e le dici di tornare a casa. E lei fugge. Di nuovo. E tu fai quello che ogni genitore farebbe: la segui. Ed entri in un mondo di cui non sospettavi nemmeno l’esistenza.
Qui nessuno è al sicuro, nell’ombra l’arma più comune è l’omicidio. Prima che tu riesca ad accorgertene tutta la tua vita è in pericolo. E per proteggere tua figlia dal male, prima dovrai affrontarlo tu stesso…
Il Cristo iracheno
Hassan Blasim
Questo romanzo di racconti è una commedia dantesca moderna, cui fanno da sfondo un Iraq insanguinato e l’Europa del nord, paradiso terrestre di molti rifugiati di guerra. Violenza e follia ne sono protagoniste indiscusse.
L’incubo si confonde con la realtà, l’immaginazione scavalca gli eventi. Come nel caso del giovane, buono e generoso, che è obbligato da un terrorista a indossare una cintura esplosiva e a premere il pulsante che pone fine a ogni speranza. O in quello del poliziotto morto a causa di un’autobomba, la cui anima invade il corpo di uno dei sopravvissuti all’attentato, conducendolo alla follia e al suicidio.
Senza pathos né retorica, senza alcuna autocommiserazione, il narratore confonde la vita e la morte, in un percorso onirico dagli inferi della coscienza umana al paradiso della catarsi. Racconta del malato terminale, un tempo pilota di guerra, che si suicida lanciandosi dalla finestra di una stanza d’ospedale, a Baghdad. Di un gruppo di amici con una bizzarra abilità paranormale, quella di far sparire i coltelli, simbolo della carneficina in atto in Iraq, con la sola forza del pensiero.
Con sguardo disincantato e un’ombra di nostalgia per l’innocenza che il genere umano sembra aver perduto, l’autore persegue la salvezza attraverso il potere dell’immaginazione e arriva a una verità ultima: la letteratura è l’unica uscita dall’inferno della vita, l’unica strada per «riveder le stelle».
La prima indagine del giudice Petri
Gianni Simoni
Sono numerosissimi i lettori che hanno seguito e si sono appassionati alle indagini del giudice Petri, magistrato ormai in pensione che però non riesce a stare lontano dalla Questura di Brescia e dal suo amico, il commissario Miceli. E si sono affezionati a questa figura di uomo di legge rigoroso, ma capace di ascoltare le persone e le loro ragioni. Ma com’era Carlo Petri agli inizi della sua carriera?
A questa domanda, e risalendo anche agli anni degli studi, risponde il racconto con il quale Gianni Simoni ha deciso di fotografare il momento in cui al giovane sostituto viene affidata la prima indagine: un caso apparentemente banale e squallido di violenza domestica, che a poco a poco si trasforma in qualcosa di assai diverso. È una vicenda tristemente semplice eppure decisiva, sia perché segna la formazione di uno stile di indagine, sia perché Petri incontra per la prima volta proprio il commissario Miceli e fa la conoscenza di una giovane professoressa universitaria di letteratura che si chiama Anna…
Completa il volume, in un’ideale forma di rispecchiamento, quella che al momento è l’ultima indagine di Petri, a fianco ancora una volta del commissario Grazia Bruni.
06 DICEMBRE
Un regalo da Tiffany
Melissa Hill
New York, la vigilia di Natale e un anello acquistato da Tiffany sono gli ingredienti per la proposta di matrimonio perfetta. A meno che il destino non abbia altri piani…
Quando Ethan Greene ha perso sua moglie, non ha mai pensato che sarebbe stato in grado di colmare il vuoto lasciato da lei, fino a quando una donna speciale, Vanessa, non gli ha fatto capire che poteva essere di nuovo felice. Ora, durante un romantico viaggio di Natale a New York, ha un piano per dimostrarle quanto sia importante per lui: le chiederà di sposarlo con un anello Tiffany.
Gary Knowles e la sua ragazza, Rachel, sono in vacanza a New York nel periodo più magico dell’anno. L’unica cosa che manca è il regalo per Rachel, dal momento che Gary si è dimenticato di acquistarlo. Così si reca da Tiffany, il giorno della vigilia di Natale, e sceglie un braccialetto portafortuna. Ma, in un attimo, un piccolo errore e uno scambio di pacchetti cambierà tutto in maniera imprevedibile…
Una storia d’amore sotto il vischio che fa battere il cuore, ridere ed emozionare.
Pericolo ad alta quota
Amy McCulloch
Cecily Wong è una giornalista appassionata di alpinismo, nota sul web per il blog in cui racconta i suoi (fallimentari) tentativi di scalata. Le sue sfortunate esperienze attirano l’attenzione di Charles McVeigh, scalatore di fama internazionale, che le lancia una sfida: le concederà un’intervista esclusiva se lei sarà in grado di raggiungere insieme a lui la vetta del Manaslu, l’ottava più alta del mondo.
Per Cecily sarebbe il reportage della vita, quindi decide di mollare tutto – fidanzato compreso – e partire per il Nepal. E poco importa se attorno a McVeigh girano storie strane e se durante le spedizioni sono morti diversi suoi accompagnatori: Cecily è determinata a vincere la sfida, per il bene della sua carriera e per liberarsi del peso delle passate sconfitte.
Ma una volta cominciata la scalata, il freddo e l’altitudine non sono gli unici pericoli che la attendono sul Manaslu. A uno a uno, i membri della spedizione cominciano a morire in strani incidenti: c’è qualcuno che li sta seguendo? E questo qualcuno li vuole morti?
Cucina economica. 120 ricette per mangiare bene con poco, risparmiando ogni giorno
Csaba Dalla Zorza
Eliminare lo spreco in cucina, mangiare in modo migliore e risparmiare imparando a fare economia domestica è un tema più attuale che mai. Lo sa bene Csaba dalla Zorza, autrice del best seller The Modern Cook (oltre 20 mila copie vendute in un anno), che con questo nuovo libro affronta il tema della cucina di casa ponendo l’accento sulla necessità di tornare alla parsimonia come scelta. E non si limita a dare ricette che utilizzino ingredienti poveri, ma condivide una filosofia di vita che vuole ridurre l’impatto che il cibo ha sulla nostra spesa mensile, sul consumo delle risorse del Pianeta, e sull’investimento di tempo che richiede portare in tavola un pasto completo.
Si parte dalla gestione della dispensa, suddivisa per stagione, la conservazione in frigorifero, la rotazione degli ingredienti settimanali, la pianificazione del menù e l’utilizzo degli avanzi di un pasto per dar vita, in modo sincero e affatto scontato, a quello del giorno dopo. Ma si arriva anche a imparare come migliorare la propria organizzazione personale, per fare la spesa in modo intelligente e avere sempre a portata di mano ciò che serve. Senza tralasciare quello stile garbato che l’autrice condivide anche quando apparecchia un piatto unico fatto con gli avanzi della cena del giorno prima.
Nulla si butta, ma tutto concorre a creare piatti che nessuno potrebbe mai sospettare siano animati dall’idea del risparmio. Anche quando abbiamo ospiti. Dalla sua cucina di casa, Csaba condivide l’amore per il mangiare bene e l’attenzione per una dieta più verde, dove ortaggi di stagione e prodotti locali sono la base per una nuova felicità domestica.
09 DICEMBRE
Burr
Gore Vidal
Burr è il primo romanzo del ciclo Narratives of Empire: sette libri che, tra feroci polemiche e grandi consensi, hanno accompagnato Gore Vidal per oltre trent’anni. Una vera e propria controstoria dell’America, dalla costituzione degli Stati Uniti fino al secondo dopoguerra, in cui s’intrecciano magistralmente episodi e personaggi reali e d’invenzione.
New York, 1833. Il colonnello Aaron Burr, settantasette anni, si è appena sposato. È ormai un anziano politico considerato da molti un mostro, ma è determinato a raccontare la sua storia. Sceglie di confidarsi con un giovane giornalista, Charles Schermerhorn Schuyler. Insieme, esplorano il suo passato.
Nel 1804, da vicepresidente, Aaron Burr sfida in un duello la sua nemesi politica, Alexander Hamilton. Lo uccide. Nel 1807 viene arrestato, processato e infine assolto dall’accusa di tradimento. La cronaca che emerge è la parabola travagliata di un uomo, statista di successo spesso temuto, sullo sfondo del continuo dramma civile di una giovane nazione. E laddove l’antieroe protagonista è un affascinante gentiluomo, i suoi avversari altro non sono che comuni mortali: George Washington è un ufficiale militare incompetente che ha perso la maggior parte delle sue battaglie; Thomas Jefferson è un ipocrita che ha ordito un complotto contro di lui; Alexander Hamilton è un opportunista di nascita bastarda troppo ambizioso.
Finalista al National Book Award nel 1974, Burr è il ritratto di una delle figure più complesse e incomprese tra i Padri Fondatori degli Stati Uniti tratteggiato dall’acuminata penna di Gore Vidal.
13 DICEMBRE
Nerone
Alberto Angela
Il giorno dopo il Grande incendio, Roma offre uno spettacolo di desolazione e distruzione. Tutto è irriconoscibile: gli edifici collassati sono diventati grandi ammassi di macerie, le strade e i vicoli ora sono degli avvallamenti, mentre nell’aria aleggia un acre odore di bruciato. Molti hanno perso tutto ciò che avevano e i campi per gli sfollati diventano la loro unica casa. Tutti guardano all’imperatore per ripartire, aspettano la sua guida per andare verso il futuro. Ma lui non è né un conquistatore di terre come Cesare, né un costruttore di imperi come Augusto. Dalle ceneri di Roma, Nerone emergerà come il Joker della Storia…
Intrecciando fonti storiche, dati archeologici e studi moderni, Alberto Angela ne ricostruisce la vita e indaga i suoi diversi aspetti umani, fatti di debolezze, passioni e follie. Quella che emerge è la figura di un artista poliedrico (cantante, musicista, poeta e attore), un audace auriga, un amante appassionato, un raffinato collezionista d’arte… Ma al contempo un abile negoziatore, un cinico assassino e un feroce repressore, come dimostra la persecuzione dei cristiani incolpati di aver causato proprio il Grande incendio, il fil rouge di questa avvincente Trilogia di Nerone.
Il racconto ci permetterà di capire come un singolo momento del passato abbia plasmato il nostro mondo attuale. Se quella notte del 18 luglio del 64 d.C. Non fosse caduta una lucerna accesa in un magazzino sotto le arcate del Circo Massimo, cosa ci sarebbe scritto oggi sui libri di storia? Senza la crocifissione di san Pietro, quale sarebbe stato il percorso del cristianesimo? Nella Roma odierna ci sarebbero il Colosseo e tutti i meravigliosi monumenti che ancora oggi possiamo visitare?
Un’indagine meticolosa, originale e affascinante che offre una chiave di lettura nuova su Nerone, il suo impero e ciò che ci ha lasciato in eredità.
All’interno del volume una preziosa illustrazione inedita realizzata da Milo Manara, che ha voluto rappresentare Nerone seguendo le parole di Alberto Angela.
Kiki di Montparnasse
Mark Braude
Caschetto nero, naso appuntito, morbide spalle, fianchi che sa come agitare per meglio incantare il suo pubblico: tutto questo è Kiki, cantante, ballerina, modella; Kiki dall’eleganza ferina di un cervo; Kiki trasportata dalla gioia. Kiki, stella delle notti di Montparnasse, sulla Rive Gauche della Parigi degli anni Venti, una città la cui luce, negli anni fra le due guerre, brilla tanto da accecare.
Ma Kiki, nata Alice Ernestine Prin, figlia illegittima dalle origini povere e oscure, è anche qualcos’altro per la platea bohémienne che assiste a quegli spettacoli: la compagna e musa di uno dei piú dirompenti artisti dell’epoca, Man Ray. S’incontrano in un caffè, nel 1921. Kiki è esuberante e provocatoria, a quel tempo la preferita da pittori come Calder e Modigliani; Man Ray è guardingo, taciturno, capace di pronunciare in francese solo poche frasi. Ma tanto basta a far scoppiare la passione: è l’inizio di una relazione romantica e artistica che non ha pari fra i contemporanei. Kiki è al suo fianco durante tante avventure creative che costruiranno la fama di Man Ray per la posterità, dal Violon d’Ingres a Noire et blanche, e questo è tutto ciò che il mondo ricorda di lei.
Ma la verità, dispiegata per noi in queste pagine da Mark Braude, è che Kiki fu molto di piú. Non soltanto musa, modella e cantante, capace con la sua voce di consolare gli afflitti ubriachi nelle notti vellutate di Parigi, ma anche artista magnetica e irresistibile, pittrice dalla creatività esplosiva, che attirava le folle durante le proprie esposizioni, attrice nei primi film surrealisti, il cui memoir, corredato da un’introduzione di Ernest Hemingway, finí sulle prime pagine di tutti i quotidiani francesi. Una figura imprendibile, con cui la storia è stata ingenerosa.
Con questa biografia, che è stata definita «un gioiello anni Venti» (Air Mail), «tanto irresistibile quanto dovuta» (Chicago Review of Books) e «di grande spessore storico» (National Book Review), Braude mescola ricerca accurata a una prosa brillante e poetica, dispiegando il racconto di una vita eccezionale che sfida tutti i nostri preconcetti sugli artisti e le loro muse e mettendo in discussione il confine, spesso poroso, fra i due.
16 DICEMBRE
Apologia di Raymond Sebond
Michel de Montaigne
Composta sotto la protezione di Margherita di Valois e considerata come il più filosofico tra i Saggi, l’Apologia di Raymond Sebond costituisce un’ampia indagine sulle conseguenze legate alla presunzione umana di conoscere le cose per come sono in se stesse e giungere a una verità fissa e stabile.
Attraverso una celebrazione del pirronismo e prendendo come pretesto la Theologia naturalis, sive liber creaturarum di Sebond, Montaigne ci presenta una raffinata riflessione sulla vanità del sapere umano e discute le ragioni dell’ingiustificata subordinazione della razionalità delle bestie a quella dell’uomo. Le conseguenze di questa presunzione, lungi dall’essere criticate in nome di una speculare ignoranza, rappresentano la cifra della multiformità e della complessità della nostra esistenza, oltre che delle smisurate ambizioni della ragione umana. Così, se è vero che la presunzione di sapere è «la peste dell’uomo», è altrettanto vero che è la vanità della ragione ad aprire lo spazio per l’indagine e l’esperimento. La ricerca del senso, che esprime un movimento continuo e non riconosce una verità stabile, passa per un’interpretazione critica delle grandi questioni che hanno animato la riflessione filosofica e si incrocia con i temi che costellano le domande sul senso del nostro esistere: come può il sapere aiutarmi a dare senso ai problemi concreti della mia vita? A cosa serve la filosofia? In che cosa la razionalità umana diverge da un’istintualità puramente animale?
L’Apologia di Raymond Sebond rappresenta il settimo e ultimo volume dei Saggi di Montaigne, dopo Coltiva l’imperfezione, La fame di Venere, Sopravvivi all’amore, Scopri il mondo, Costruisci te stesso e Filosofia come arte di vivere. Con il suo consueto stile brillante e i suoi molteplici riferimenti alla tradizione classica, Montaigne ci porta nuovamente a esplorare i limiti della nostra capacità di interagire con il mondo e nel mondo, con l’obiettivo di stimolarci a concepire alternative sostenibili per dare nuove forme alla nostra vita.
Sembra che la presunzione sia l’unico dono che la natura ci ha fatto per consolarci del nostro stato miserabile e meschino. Epitteto dice che l’uomo non ha nulla di veramente suo se non l’uso delle proprie opinioni. Non disponiamo che di vento e fumo. La filosofia dice che gli dèi hanno la salute per essenza e la malattia per conoscenza. Al contrario l’uomo possiede i suoi beni per fantasia e i mali per essenza. È stato giusto valorizzare le forze della nostra immaginazione. I nostri beni, infatti, non sono che sogno.