Donato Carrisi è uno scrittore, sceneggiatore e regista italiano. Nel 2009 ha vinto il premio Bancarella con il suo primo romanzo “Il suggeritore”, edito da Longanesi.
Questo libro è il primo di un ciclo con protagonista Mila Vasquez, ed è composto da “L’ipotesi del male”, “L’uomo del labirinto” e “Il gioco del suggeritore”. Nel 2011 inaugura un nuovo ciclo letterario, quello di Marcus e Sandra con “Il tribunale delle anime”, che comprende “Il cacciatore del buio” e “Il maestro delle ombre”. Terzo ciclo prodotto è quello di Pietro Gerber che si compone di due libri: “La casa delle voci” e “La casa dei ricordi”.
Si aggiungono a questi titoli anche “La donna dei fiori di carta”, “La ragazza nella nebbia” e “Io sono l’abisso”.
Nel 2017, adatta per il grande schermo proprio “La ragazza nella nebbia”, vincendo un David di Donatello come miglior regista esordiente.
Il suggeritore
“Il dolore non esiste. Come tutta la gamma delle emozioni umane d’altronde. È solo questione di chimica. L’amore è questione solo di endorfine.”
“Ogni volta che si racconta una bugia, bisogna ricordarsi di tutti i fatti con cui la si tiene in piedi. Quando le bugie sono molte, il gioco si fa complesso. È un po’ come il giocoliere che al circo tenta di far ruotare i piatti sui bastoni. Ogni volta che ne aggiunge uno, l’esercizio diviene sempre più difficile e lui è costretto a correre da una parte all’altra senza sosta. È proprio allora che si diventa più deboli ed esposti.”
“Il male a volte ci inganna assumendo la forma più semplice delle cose.”
La donna dei fiori di carta
“Perché a volte non è necessario che qualcuno ti finanzi o condivida il rischio d'impresa. A volte, c'è semplicemente bisogno di qualcuno che creda in te.”
“Certi uomini vengono al mondo per compiere imprese, e altri sono qui per ricordare al mondo quanto sia piacevole, in fondo, vivere.”
“Ciò che nuoce gravemente alla salute dei benpensanti è soprattutto la libertà degli altri.”
La ragazza nella nebbia
“Non si nasce mostri. È come con l’amore: ci vuole la persona giusta.”
“È il male il vero motore di ogni racconto: gli eroi e le vittime sono solo uno strumento, perché ai lettori non interessa la vita quotidiana, hanno già la loro.”
“La verità è che non abbiamo il tempo per chiederci se i nostri figli sono felici, perché c’è qualcosa di più importante da fare: domandarci se siamo felici noi per loro e assicurarci che i nostri sbagli non gli ricadano addosso.”
La casa delle luci
“Solo i bambini pensano che gli adulti siano migliori di loro e che crescendo si diventi più saggi e più rispettosi.”
“Ho sempre pensato che nella mente di chi è ancora piccolo ci sia un residuo di qualcosa di primigenio, un'autenticità non ancora corrotta, uno spazio libero e anche qualcosa di prezioso.”
“Sono convinto che ci sia qualcosa d'inesplorato nell'esistenza umana e che agli uomini è toccato il grave compito di cercarlo.”
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