Novità libri: le uscite di questa settimana

Libri uscita settimana 22-28 gennaio

Sei alla ricerca di nuove letture? Scopri i libri e le novità editoriali in uscita dal 22 al 28 gennaio! Ecco una breve lista dei titoli principali da aggiungere alla tua wishlist.

Pesci piccoli di Alessandro Robecchi

La Milano sempre più nera, sempre più feroce, di Alessandro Robecchi e la banda di Carlo Monterossi in una nuova indagine dai risvolti inattesi che rovista, non senza ironia e severa critica, nelle maglie sporche della nostra società.

Capita a Carlo Monterossi di trovarsi impelagato in faccende diverse, per via della sua doppia vita. Da un lato ha fatto i soldi come autore televisivo con un programma senza pudore e dalla lacrima facile, Crazy Love. Dall’altro, quasi per emendarsi, si adopera per risolvere casi umano-criminali, insieme agli amici detective della Sistemi Integrati, Oscar Falcone e Agatina Cirrielli, in una Milano faticosa e ostile.
Flora De Pisis lo manda a Zelo Surrigone, poco lontano dalla metropoli: un crocifisso si è messo a luccicare e un bel santone, don Vincenzo, un ex prete, predica di miracoli e raccoglie donazioni, un’occasione imperdibile per Crazy Love.
Negli stessi giorni, un manager della Italiana Grandi Opere, un impero industriale delle costruzioni nel mondo, chiede aiuto alla Sistemi Integrati: l’azienda ha subìto uno strano furto, soldi, documenti, una pennetta usb.
Il tutto mentre i poliziotti Ghezzi e Carella risolvono mugugnando una manciata di piccoli casi, storie ordinarie di disperazione e malavita di sopravvivenza, una caccia a tanti pesci piccoli, perché «servono un sacco di perdenti per tenere vivo il mito della città vincente».
La vita complicata del detective dilettante Carlo Monterossi – privilegiato sull’orlo del cinismo e al tempo stesso disincantato Robin Hood –, permette al suo creatore Alessandro Robecchi di scrivere noir a forte impianto sociale, che fanno molto pensare a Scerbanenco: crudo realismo unito a una solidarietà che si incarna in personaggi teneri e vivissimi. Come la Teresa di questo romanzo, la piccola donna delle pulizie che non ha mai pensato di poter cambiare la propria vita. E proprio la sua limpida carica di verità attrae Carlo oltre la semplice simpatia, contribuendo a scompigliargli l’esistenza.

Un sapore di situazioni reali accentuato dal modo di narrare di Robecchi che è come se stesse a fianco del lettore a mostrargli e illustrargli i fatti che stanno accadendo di fronte a loro.

Cuore nero di Silvia Avallone

L’unico modo per raggiungere Sassaia, minuscolo borgo incastonato tra le montagne, è una strada sterrata, ripidissima, nascosta tra i faggi. È da lì che un giorno compare Emilia, capelli rossi e crespi, magra come uno stecco, un’adolescente di trent’anni con gli anfibi viola e il giaccone verde fluo. Dalla casa accanto, Bruno assiste al suo arrivo come si assiste a un’invasione. Quella donna ha l’accento “foresto” e un mucchio di borse e valigie: cosa ci fa lassù, lontana dal resto del mondo? Quando finalmente s’incontrano, ciascuno con la propria solitudine, negli occhi di Emilia – “privi di luce, come due stelle morte” – Bruno intuisce un abisso simile al suo, ma di segno opposto. Entrambi hanno conosciuto il male: lui perché l’ha subito, lei perché l’ha compiuto – un male di cui ha pagato il prezzo con molti anni di carcere, ma che non si può riparare. Sassaia è il loro punto di fuga, l’unica soluzione per sottrarsi a un futuro in cui entrambi hanno smesso di credere. Ma il futuro arriva e segue leggi proprie; che tu sia colpevole o innocente, vittima o carnefice, il tempo passa e ci rivela per ciò che tutti siamo: infinitamente fragili, fatalmente umani.

Con l’amore che solo i grandi autori sanno dedicare ai propri personaggi, Silvia Avallone ha scritto il suo romanzo più maturo, una storia di condanna e di salvezza che indaga le crepe più buie e profonde dell’anima per riempirle di compassione, di vita e di luce.

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Il Carosello delle Curiosità di Amiee Gibbs

Dopo sette anni passati a girare il mondo, il Carosello delle Curiosità torna in Inghilterra; gli artisti della compagnia di Aurelius e Pretorius sono pronti a stupire il pubblico dell’Athenaeum, un vecchio carcere trasformato in teatro che sorge in uno dei quartieri più malfamati e poveri di Londra. Sul palco si esibiranno l’acrobata albina, i gemelli siamesi, la ballerina minuta e il piccolo suonatore di violino dal corpo coperto di peli. Ma l’esibizione più attesa è sempre quella dell’imprendibile Harlequin e del domatore di fiamme, Lucien. All’altro capo della città, Charlotte, orfana e di umili origini, per qualche misteriosa ragione viene accolta da Mr e Mrs Rose nella loro sfarzosa villa; quando i due coniugi muoiono la ragazza si ritrova alla mercé di Odilon, il figlio, nominato suo tutore, che la ricopre di attenzioni indesiderate. Inoltre Charlotte è gravemente malata e secondo i migliori medici d’Inghilterra per lei non esiste alcuna cura. L’unica speranza è rivolgersi ad Aurelius: corre voce, infatti, che lui possieda il dono di restituire fortuna e salute. Per guarire, Charlotte dovrà quindi trascorrere un periodo all’Athenaeum, dove troverà conforto e comprensione nell’affascinante Lucien. Ma riuscirà davvero a tornare quella di una volta? E quale sarà il prezzo da pagare?

Un cuore artificiale in grado di provare sentimenti, un circo stravagante e degli artisti fuori dal comune: Il Carosello delle Curiosità, scoppiettante romanzo d’esordio di Amiee Gibbs, ci trasporta in un mondo in cui la magia non è solo un’illusione, e la vita è pericolosamente simile alla morte.

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Il nostro grande niente di Emanuele Aldrovandi

Puoi ancora amare sapendo che sei sostituibile per chi ti sta accanto? La storia di un’ossessione che ci sfiora, o ci ha sfiorati, tutti. Un romanzo d’esordio che spiazza, manda in crisi, commuove. Tra pochi giorni lui avrebbe sposato la ragazza con gli occhi grandi, se non fosse morto in un incidente stradale. E adesso la vede tornare in quella che era la loro casa, trovare il suo computer sul tavolo e le ciabatte che lei gli aveva regalato in corridoio, dove lui le ha lasciate. La tazza invece è sul bordo del lavandino: lei ci infila il naso dentro e scoppia a piangere. Non vuole mangiare, anche se la madre insiste, ha perso la fame. Poi però, distrattamente, beve un sorso di caffè, morde un biscotto, e si stupisce di trovarlo buonissimo, come prima che lui morisse, come sempre. Forse è in quel momento che inizia il suo faticoso ritorno alla vita, ed è la voce di lui a raccontarlo. Giorno dopo giorno, vede scorrere l’esistenza di lei – che cambia città, si sposa, ha figli – catturando le istantanee di un tempo che non gli appartiene; le alterna ai ricordi di un amore che credeva unico. Ma se avesse l’occasione di vivere ancora, come reagirebbe alla certezza che del suo grande amore, nel giro di un attimo, potrebbe non restare niente?

Con leggerezza e disincanto, Emanuele Aldrovandi si interroga sulla natura delle relazioni, mettendo in scena il desiderio indicibile che il mondo finisca con noi. «Se l’universo restasse fermo, anche solo per un secondo, la gravità lo farebbe collassare su sé stesso. Per questo motivo, nonostante io sia appena morto, i pianeti continuano a roteare intorno alle proprie stelle, le galassie procedono nel loro costante allontanamento le une dalle altre e tu giri la chiave nella porta di quella che fino a qualche ora fa era casa nostra».

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Olivia di Dorothy Strachey

Una delicata, scandalosa, modernissima storia d’amore. Delicata confessione in equilibrio tra l’innocenza della giovinezza e le ambiguità del mondo adulto, Olivia è un romanzo ambientato nel collegio francese di Les Avons, dove la protagonista, sedicenne, viene mandata a completare la sua educazione, com’era d’uso nelle famiglie inglesi ai primi del ‘900. In quel luogo in cui regna – per l’epoca – una straordinaria libertà intellettuale, Olivia scopre l’amore: è una delle direttrici della scuola, Mademoiselle Julie, a sconvolgerla, con tutta la violenza di una passione che si manifesta soltanto in piccoli gesti – una carezza, il regalo di un dolce – ma che non per questo è meno assoluta, segnata com’è da momenti d’inebriante felicità alternati ad altri di cupa disperazione. In un mondo così fragile che basta un sussurro per mandarlo in frantumi, la passione di Olivia è un tornado che scuote l’intero collegio, suscita gelosie, maldicenze, invidie e incomprensioni ed esaspera gli animi a tal punto che una tragedia è forse l’unica conclusione possibile…

Un classico di straordinaria attualità per il modo in cui tratta i temi dell’identità sessuale e dell’affermazione femminile, esaltato dalla traduzione di Carlo Fruttero e da una illuminante introduzione di André Aciman.

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L’ombra della solitudine di Paolo Roversi

L’intraprendente giornalista hacker Enrico Radeschi si ritrova al centro di una serie di misteri che scavano nelle pieghe più oscure di Milano: l’omicidio di una giovane donna dal passato pieno di ombre e il clamoroso assalto a un furgone portavalori. In gioco però c’è molto di più. Fra le strade avvolte dal gelo di febbraio, un’ombra crudele si fa largo nella mente del Danese, il suo fedele compagno di avventure: la figlia, che credeva morta in un attentato, potrebbe essere sopravvissuta, ma come rintracciarla? Decisi a risolvere questi enigmi, Radeschi e il Danese si sostengono a vicenda in un pericoloso intreccio di mosse azzardate e scelte difficili. In sella al Giallone, la sua inseparabile Vespa gialla del ’74, Enrico si lancia anima e corpo nelle indagini, mosso non solo dalla sete di giustizia, ma soprattutto dalla brama di vendetta. Affrontando nemici inaspettati, scoprirà alleanze inedite e una nuova compagna d’avventura: Liz, giovane quanto ingegnosa hacker, pronta ad affrontare ogni pericolo pur di aiutarlo.

Tessendo una trama avvincente, Paolo Roversi offre al lettore un romanzo denso di atmosfera, in cui i colpi di scena si succedono incalzanti lungo le vie trafficate della metropoli, illuminate da una luce fioca che cela inquietanti segreti, mentre Radeschi è impegnato in una delle sfide più ardue della sua vita, prigioniero di una verità capace di sconvolgere ogni sua convinzione.

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Fragili scintille di Francesca Ventura

Hai colorato le mie ferite d’oro perché sono preziose. Si trova un posto dove lasciare il cuore solo dopo essersi persi. È un’espressione giapponese che Bice sussurra, per imprimerlo nella mente, proprio come il pennello che la sfiora sta colorando d’oro le sue cicatrici. Nessuno in università direbbe che Bice si è persa. Agli occhi degli altri appare altera, irraggiungibile, scontrosa. Eppure, c’è qualcuno ha intravisto la sua fragilità ed è entrato nella sua vita all’improvviso, come la pioggia in un giorno d’estate. Un ragazzo dal sorriso solare e dai profondi occhi scuri di nome Kento. Bice sa che dovrebbe stargli lontana, ma, quando Kento diventa il suo tutor di giapponese, è obbligata a presentarsi alle lezioni. Lì non impara soltanto a scrivere i kanji disegnando fiori di ciliegio o a gustare il tè matcha. Lì, Kento le parla della bellezza di quelle ferite che Bice cerca disperatamente di nascondere e che lui, ora, sta riempiendo d’oro. Per la prima volta da tanto, Bice sente qualcosa simile alla speranza, ma sa anche c’è ancora il rischio di perdersi per sempre. Perché i segreti del suo passato sono bivi sulla via che potrebbero portarla alla felicità. Ci sono storie che toccano i cuori perché sono oneste, delicate, vicine a nostri cuori.

Questo è successo a migliaia di lettori che hanno letto il romanzo di Francesca Ventura su Wattpad, da dove questa giovane autrice ha iniziato a creare una community che chiede le sue storie a gran voce. Ora Fragili scintille è finalmente in libreria e vi farà emozionare. Perché Bice e Kento sono due protagonisti straordinari, capaci di mettere a nudo le loro fragilità, trasformandoli in fiori di ciliegio pronti a sbocciare sotto la pioggia.

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Mai stata meglio di Monica Heisey

Dissi loro che avrei voluto essere una vedova. «Ho l’impressione che, quando divorzi, tutti si chiedano come hai fatto a rovinare tutto, cos’ha reso così insopportabile stare con te. Se tuo marito muore, almeno la gente è dispiaciuta per te.» Maggie sta bene. Anzi, non è mai stata meglio. Certo, è al verde, la sua carriera accademica non sta andando da nessuna parte e il suo matrimonio è durato solo 608 giorni, ma alla veneranda età di ventinove anni, Maggie è determinata ad abbracciare la sua nuova vita di Divorziata Sorprendentemente Giovane™.

Ora ha tutto il tempo che vuole per dedicarsi a ben nove hobby, mangiare hamburger nel letto alle 4 del mattino e “rimettersi in gioco” dal punto di vista sessuale. Con il sostegno della sua severa professoressa, Merris, della sua amica, anche lei appena divorziata, Amy, e della (immancabile) chat di gruppo, attraversa il suo primo anno di vita da single, uscendo a intermittenza e svegliandosi occasionalmente sul pavimento. Ma soprattutto mettendo ogni cosa in discussione, compreso: Perché ci sposiamo ancora? Ho fallito prima ancora di iniziare? Quante abbuffate notturne ci vorranno prima che io sia felice?

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Un posto dove andare di María Oruña

Un thriller perfetto di María Oruña, la nuova regina del giallo spagnolo Sul sito di un’antica fortezza medievale viene ritrovato il cadavere di una giovane donna: dall’abbigliamento pare una principessa venuta dai secoli bui. Un caso che si presenta fin da subito complicato per la tenente Valentina Redondo, anche perché la «principessa» non mostra alcun segno di violenza e stringe fra le mani una moneta cinquecentesca… Diventa difficile, stavolta, per la rigorosa Valentina e la sua squadra non smarrirsi nei meandri della Storia, quando una moneta del tutto simile viene ritrovata addosso a un uomo annegato in una vicina palude e la vita della stessa tenente viene scossa dall’improvvisa comparsa dell’ex fidanzata del «suo» Oliver, tornata dall’India imbottita di misticismo orientale e integralismo ambientalista…

Ancora una volta, María Oruña intreccia con abilità le indagini di Valentina e le vicende passate, che in questo caso vedono protagonista un assortito gruppo di archeologi, geologi, avventurieri. Sino allo scioglimento in cui la magistrale costruzione si rivela e ogni filo dell’ingarbugliata matassa conduce al finale.

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Il caffè della luna piena di Mai Mochizuki

A volte, ma solo nelle notti di luna piena, tra le vie di Kyoto o in riva al fiume appare un caffè molto speciale: è una roulotte gestita da un eccentrico chef, un grande gatto tigrato esperto di astrologia, e da altri due felini suoi aiutanti, e si manifesta sul sentiero di chi si sente perso. In questo caffè non è possibile ordinare ciò che si vuole, sono i gatti a decidere cosa offrire ai propri clienti. Il menu prevede incredibili bevande e deliziosi dolci in grado di consolare i cuori affranti degli avventori. Ed è lo chef in “persona” a sedere al tavolo con loro per aiutarli a capire, attraverso la lettura della carta astrale, dove si sono smarriti. Fra una tazza di latte stellare e un pancake al burro del plenilunio, assaporando un gelato al chiaro di Luna e Venere, incontriamo Serikawa, che dopo una folgorante carriera da sceneggiatrice è diventata una scrittrice di videogiochi frustrata e infelice, incapace di risollevare il proprio destino; Akari, che ha amato l’uomo sbagliato e ora non sa immaginare un futuro accanto a qualcun altro; Megumi, alle prese con un’importante scelta lavorativa, e Mizumoto, che incontra nuovamente dopo molti anni il suo primo amore.

Un romanzo magico, che unisce la saggezza orientale al fascino arcano delle stelle. Un viaggio alla scoperta di sé, per imparare che per ritrovare la strada a volte basta chiudere gli occhi, in attesa della prossima luna piena.

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Belladonna di Adalyn Grace

Signa ha diciannove anni e da che ricordi tutte le persone che le sono state accanto sono morte. Rimasta orfana ancora bambina, è stata allevata da una serie di tutori tutti interessati più alla sua ricchezza che al suo bene, e tutti defunti prima di poter mettere le mani sulla sua eredità. Gli unici parenti che le sono rimasti sono gli Hawthornes, un’eccentrica famiglia che vive nella cupa ma ricchissima villa di Thorn Grove. Signa non ci mette molto a scoprire i segreti che gli Hawthornes celano tra le mura della tenuta: mentre il padre piange la defunta moglie organizzando feste sfrenate, il figlio maggiore lotta per mantenere alta la reputazione di una famiglia ormai in declino. Il tutto nascondendo al mondo la figlia minore, affetta da una misteriosa malattia.

Quando lo spirito inquieto della donna scomparsa appare a Signa sostenendo di essere stata avvelenata e che l’assassino è ancora tra loro, la ragazza si rende conto che la famiglia è in grave pericolo. Per scoprire l’identità dell’assassino Signa ha una sola possibilità: allearsi con qualcuno di tanto pericoloso quanto affascinante che è sempre stato al suo fianco, tessendo con lei un legame potente e irresistibile che nessuno avrebbe mai creduto possibile…

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La condizione della memoria di Giulia Corsalini

Un borgo del centro Italia dove le tracce di un tempo sono racchiuse nei bei palazzi derelitti, nei giardini in penombra e nelle strade assolate ormai disertate. Qui la madre di Anna ha vissuto quando era bambina. Qui torna un’estate, per trascorrere con la figlia una vacanza nella casa che era stata della loro famiglia. Mentre sale la grande scala di pietra logora, la stessa che saliva da piccola, un’intera esistenza, che in quel momento le pare smisurata e breve come un soffio, riaffiora con i suoi drammi sepolti. Ad accogliere le due donne c’è Luca, proprietario dell’antico palazzo di fronte, un uomo singolare ma capace, con la sua esistenza disordinata, di far balenare una diversa possibilità di futuro, un principio da cui ripartire.

Giulia Corsalini si muove lungo i confini della grande letteratura: il tempo sospeso del borgo diventa uno spazio mitico in cui il passato si mescola con l’immaginazione e con un presente che conduce a un esito imprevisto. In questa esplorazione profonda della memoria e dei legami umani che sopravvivono al tempo sentiamo l’eco delle pagine memorabili di Sebald, la scrittura evoca i bagliori luminosi di certe poesie di Brodskij. E a noi resta tra le mani un romanzo coraggioso, fatto di perdite e riappropriazioni, piccoli risarcimenti e la promessa che tutto ciò che è esistito può esserci un giorno restituito.

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La casa rotta di Horst Krüger

Vent’anni dopo la fine della guerra, Horst Krüger – scrittore, giornalista, tra i più lucidi interpreti delle trasformazioni della società tedesca – torna a Eichkamp, il piccolo, insignificante quartiere alla periferia di Berlino dov’è cresciuto con i genitori e la sorella. Qui, ricorda Krüger, viveva gente compassata, timorata; gente come suo padre e sua madre che mai si erano interessati alla politica, un agglomerato di buona piccola borghesia lavoratrice che si ritrovò, quasi inconsapevolmente, a far parte del partito: “Poi arrivò il responsabile d’isolato, si fece consegnare i due marchi e cinquanta e noi ricevemmo un distintivo”. E con tragica inevitabilità, un mondo tranquillo e coscienzioso fatto di persone rispettabili e oneste crollò, intossicato dalla propaganda. Cosa abbia voluto dire diventare adulti in quegli anni, mentre tutto prendeva forma senza che si riuscisse a intravedere il precipizio verso cui si correva, è ciò che Krüger offre al lettore contemporaneo.

Uscito per la prima volta in Germania nel 1966, ripubblicato dall’editore tedesco nel 2019 per i cent’anni dalla nascita dell’autore, “La casa rotta” è un resoconto impressionante, mai autoindulgente, una disanima asciutta del sentimento della colpa di un’intera nazione. Un racconto di terrifica bellezza puntellato da una scrittura limpida e poetica, che non sbaglieremmo a definire resistente.

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Vinci stress, peso e pancia gonfia di Leslye Pario

Se hai già fatto mille diete, non è di una nuova dieta che hai bisogno. Se il tuo problema è la pancia gonfia, smetti di focalizzarti sul peso in eccesso. Se credi di non avere forza di volontà o costanza, forse hai solo bisogno di trovare un altro modo per raggiungere i tuoi obiettivi. Fino a quando non risolverai i problemi alla base del tuo malessere, qualsiasi nuovo programma per tornare in forma si rivelerà un fallimento. Lo stress è ormai protagonista delle nostre giornate ed è responsabile di molti disturbi che ci affliggono: fame nervosa, pancia gonfia, problemi di sonno, dolori articolari, peso in eccesso, mancanza di concentrazione, perdita della libido, difficoltà nelle relazioni e sul lavoro.

Questo libro spiega quali sono gli effetti dello stress sulla salute e fornisce strategie concrete, applicabili fin da subito, per imparare a gestirlo. Con il supporto di esercizi e video per motivarti a fare il primo passo, che non è domani o lunedì, ma adesso. Io sono con te. Prefazione di Francesca Manfra.

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Tangerinn di Emanuela Anechoum

Mina ha trent’anni e conduce a Londra una vita costruita con grande attenzione e poca spontaneità, nel tentativo spasmodico di sentirsi finalmente “giusta”. Una sera riceve una telefonata da sua madre: il padre è morto. Mina torna a casa per i funerali, ma finisce per restare a lungo. Casa è la periferia di un paese sul mare in cui suo padre gestiva un piccolo bar sulla spiaggia frequentato per lo più da immigrati. Omar aveva cercato con quel bar di creare una piccola comunità per tutti coloro che non sí sentivano accolti da quella nuova terra. In quello strano luogo dove nessuno sembra essere al suo posto, dove le persone troppo spesso appaiono come fantasmi che passano e svaniscono, Mina ritrova la famiglia, gli amici e soprattutto i ricordi del padre, questo mitico, inafferrabile, eterno migrante con un misterioso passato in Marocco.

In quest’avventura sensuale ma a tratti quasi metafisica, Mina scoprirà che le radici sono solo un sogno sfuggente, un desiderio di ritrovarsi in una storia comune, in un affetto profondo che ci faccia dimenticare, almeno a tratti, la ferocia del mondo e le ferite dell’abbandono.

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Grande, Bro! di Jenny Jägerfeld

È un sollievo per Måns, dodicenne di Stoccolma, mettersi lo skate sottobraccio e seguire la mamma in una trasferta estiva a Malmö: lontano da chi lo conosce, potrà finalmente essere se stesso. L’incontro-scontro con Mikkel, un bullo con gli occhi sottili da assassino e skater incallito come lui, sembra minare subito il suo ottimismo, ma fra trick, sfide impossibili e incidenti sulla tavola, tra i due nasce l’amicizia, con la promessa reciproca di essere sempre leali e sinceri l’uno con l’altro. Måns però non riesce a confessargli un segreto, un disagio che vive da quando è nato: tutti lo hanno sempre considerato una femmina, mentre lui sa di essere un maschio. Quando l’ha detto ai genitori, suo padre ne è rimasto sconvolto, convinto che la sua vita sarà sempre in salita, senza capire che per Måns, in realtà, è l’esatto opposto. Nel corso di un’estate piena di emozioni e avventure, Måns sente per la prima volta di avere dei veri amici – tra cui Jasmine, un’altra skater fuoriclasse – finché Mikkel non scoprirà il suo segreto, sentendosi tradito. Ma cos’è la sincerità? Chi meglio di Måns può sapere chi è veramente?

Tutta l’energia e il sentimento della preadolescenza fanno brillare questa storia che parla di identità e libertà di esprimersi, del bisogno e del coraggio di essere se stessi di fronte agli altri, e del significato più profondo e autentico dell’amicizia. Età di lettura: da 10 anni.

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Le città e i giorni di Filippo D’Angelo

Maurizio ed Emanuele sono fratelli e, come spesso accade ai fratelli, sono molto diversi tra loro. Il primo ha proseguito la tradizione familiare ed è diventato architetto; il secondo, più piccolo, ha una vaga vocazione letteraria e lavora da anni in organizzazioni umanitarie. Maurizio vive a Parigi con la moglie argentina Consuelo e la figlia Cristina, ma rientra a Milano quando, grazie al padre, viene coinvolto in CityDays, ambizioso progetto di un’archistar americana. Lo ritroveremo poi, tra vita e lavoro, tra fughe e pentimenti, a New York, in Israele e a Buenos Aires, dove cercherà di salvare il suo matrimonio. Emanuele, dopo una missione in un campo profughi congolese della quale conserva un vergognoso segreto, accetta un incarico nella travagliata Repubblica Centrafricana, e lì, in mezzo a intrighi e lotte di potere, dovrà occuparsi di un difficile caso di abusi sessuali su minori. I destini di Maurizio ed Emanuele sono davvero così distanti come sembra?

Raccontando il nostro presente attraverso le tensioni familiari e l’impulso a scappare, vagare – per poi far sempre ritorno –, Filippo D’Angelo rende in modo perfetto il senso di incompiutezza di una generazione: diventare padri senza sapersi emancipare dal ruolo di figli.

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Selvaggio Ovest di Daniele Pasquini

Alla fine dell’800 l’Italia è da poco un unico stato, ma nelle campagne non è cambiato nulla o quasi: i butteri della Maremma, i mandriani a cavallo, badano come sempre al bestiame e si guardano dai briganti che infestano la zona. Penna, un buttero capace e taciturno, insieme a suo figlio Donato ha appena fatto arrestare Occhionero, uno dei fuorilegge più spietati. Nel frattempo, la giovanissima Gilda, figlia di un carbonaio, medita vendetta contro i complici di Occhionero, colpevoli di averle usato violenza; quando il brigante prepara la fuga dalla caserma, presidiata dal vanesio Orsolini, arriva in Italia il Wild West Show, il grandioso spettacolo di Buffalo Bill, che insieme a pistoleri e capi indiani gira il mondo in cerca di guadagni e di fama. E mentre lo Show si sposta a Firenze, un furto di cavalli intreccia le vite dei protagonisti, innescando la catena di eventi che condurrà fino al drammatico scontro finale.

“Selvaggio Ovest” è allo stesso tempo un romanzo d’avventura, un romanzo corale, un arazzo dove le piccole vite spiccano vivide e indimenticabili sul grande intreccio della Storia. Con passione e meraviglia, Daniele Pasquini trasporta il West americano in terra toscana, e lo trasforma in quotidiana leggenda, da tramandare a voce, da ascoltare con il cuore.

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Un’ombra nella notte di Nora Roberts

Harry Booth ha iniziato a rubare a nove anni per garantire una casa alla madre malata, intrufolandosi di notte in abitazioni sfarzose e vuote, recuperando oggetti da rivendere. Quando la madre alla fine muore di cancro, Harry lascia Chicago, senza però mai ritirarsi dal suo lavoro notturno. Girovagando dalle Outer Banks a Savannah fino a New Orleans, assume nuove identità e si mantiene prudente, vigile, distante. Non può permettersi di attirare l’attenzione, né di affezionarsi. Fino a quando incontra Miranda, con la quale stringe un legame così profondo da stravolgere ogni regola.

Ma durante il suo operato, Booth si è fatto delle conoscenze pericolose, come lo spietato Carter LaPorte, il quale vede in lui uno strumento da sfruttare a suo piacimento. Sapendo che LaPorte utilizzerà ogni suo relazione personale per costringerlo a portare a termine il lavoro, Harry decide di abbandonare Miranda senza alcuna spiegazione e sparire. Per liberarsi definitivamente della minaccia di LaPorte, e ricongiungersi alla donna che ama, Harry dovrà affrontare il suo nemico una volta per tutte.

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