Il nuovo libro di Barbara Costantine “Tom piccolo Tom“. Intervista all’autrice.
Un bambino di undici anni e una madre di venticinque. Lei distratta da altro, lui autonomo e indipendente sin da piccolissimo. Per una serie di vicissitudine si ritrova ad accudire un gatto e un cane ormai decrepiti, a imparare i segreti della terra grazie alla cura di un orto.
Tom è in grado di regalare al lettore la sua purezza, nonostante le condizioni precarie della sua giovane vita, e la voglia di essere migliori anche nei gesti del nostro quotidiano!
Uno stralcio dell’intervista all’ autrice del libro, Barbara Constantine, tratta dal Magazine Marie Claire.
Joss è tutto il contrario di una mamma iperprotettiva, eppure Tom cresce
bene ed è un bimbo maturo e responsabile: è meglio lasciare liberi i figli?
Lei è madre?
Le mie idee sull’educazione migliore da dare ai figli? Non ne ho più! I miei figli
sono ormai grandi, e il risultato è che, dalla A alla Z, ho rivisto ormai tutti i miei
punti fermi. E se a qualcuno capitasse di sentirmi dare dei consigli oggi a mia
figlia, allora mi sentirebbe dire cose come: «lascia che i tuoi bambini trovino da
soli la soluzione a un problema, anche se a volte ti sembra una strada lunga e
difficile. È dalla frustrazione che nasce il desiderio». Insomma, nulla a che
vedere con lo stile che ho adottato in passato, quando ero una mamma molto
protettiva. Nel mio romanzo, Tom è un bambino che ha addomesticato la sua
sofferenza, l’ha trasformata in qualcosa di positivo. La teoria psicologica lo
definirebbe un bambino resiliente, capace di superare le avversità uscendone
rinforzato, più maturo. Ma non tutti i bambini reagiscono così ai maltrattamenti. In
Tom, piccolo Tom, anche se Joss non è certo una madre tenera e capace di
dimostrare praticamente il proprio amore, ama suo figlio. E lui lo sa. Non è
arrabbiato con lei per la sua durezza, conosce la sofferenza di sua madre, sa
che dietro le sue barriere è piena d’amore. I bambini ci vedono spesso più chiaro
degli adulti.
Dopo aver finito di leggere, ho spaccato un pomodoro e messo a seccare i semi per piantarli, come fa Tom: secondo lei, stiamo tornando a dedicarci alla terra?
Lo ha fatto davvero? Ha tagliato in due un pomodoro, messo a seccarne i semi
dopo aver letto Tom piccolo Tom? Evviva! Grazie! Beh… sì, credo che a furia di
correre come trottole, di credere di essere in relazione con gli altri
semplicemente perché ci mettiamo “in vetrina” sui social network, pensando per
questo di avere degli amici, e che il possesso di tante cose ci renda felici, siamo
arrivati al punto di non sapere neanche da dove venga un seme, un uovo, o i
bambini. Se non sappiamo più come si fanno, allora figuriamoci se sappiamo
ancora crescerli! Si finisce per allontanarci dalle cose veramente essenziali, per
perdere di vista le cose più appassionanti.
Joss, la mamma di Tom, sogna di ridurre il seno perché la gente non la
guarda negli occhi: parla per esperienza diretta, o ha conosciuto qualcuno
che lo ha fatto davvero? Gli uomini sono davvero così superficiali da
considerare una donna solo per la misura del seno?
Assolutamente sì!…. Ma no, sto scherzando! Gli uomini superficiali esistono
eccome, e anche le donne superficiali, ovviamente. Le serie televisive sono
piene dʼimmagini di seni debordanti. I giornali, le pubblicità… addirittura
campeggiano su alcune copertine di libri. Ovunque, donne dal seno abbondante.
E improvvisamente, tutte le donne desiderano una quarta di reggiseno. Io mi
sono divertita a immaginare il contrario. Joss sogna di ridurre il suo seno per le
stesse ragioni per le quali altre donne ne vorrebbero uno più grande. Il mondo al
contrario. È più interessante
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