Esce oggi il nuovo attesissimo romanzo di Joël Dicker, l’autore bestseller della trilogia di Harry Quebert che ha avuto un successo senza precedenti. Un thriller mozzafiato che segna una nuova fase nell’opera dello scrittore svizzero.
«Ho cercato di avere una scrittura più densa. Si tratta di un romanzo nel quale il tempo gioca un ruolo importante: un cronometro appare all’inizio e tutto si sviluppa molto velocemente.»
Con Un animale selvaggio inizia una nuova fase per il popolarissimo e amatissimo scrittore elvetico, e lo spiega lui stesso: “È un libro fondamentale per me. Lo sento. Chi ha letto i miei romanzi precedenti ritroverà l’atmosfera familiare dei miei libri: è un polar, è un thriller, è una grande avventura e soprattutto un libro che ruota attorno ai personaggi della storia. Ma c’è, credo, qualcosa di più: la dimensione psicologica? la densità dei fatti? oppure il fatto che i protagonisti hanno dei figli (per me è la prima volta!)? Non lo so esattamente, ma sento che la mia scrittura si sta evolvendo, il che è abbastanza normale: col tempo, maturo io e con me il mio lavoro. Non so ancora quale sarà il prossimo passo: ma la cosa più importante per me – ora che questo libro esce in Italia, il paese di mia nonna e il paese del mio cuore – è rendermi conto di quanto i lettori mi siano vicini…”.
Joël Dicker utilizza un espediente classico dei thriller: rivelare a poco a poco i segreti dei personaggi, il lato oscuro che si cela dentro di noi. Si conferma, nella lettura, lo stile che abbiamo imparato ad apprezzare, libro dopo libro. Anzitutto, centellinare ogni informazione, con cambi continui di piani temporali: il crescente effetto di suspense è assicurato. Nessuno è veramente come sembra. E nessuno è completamente buono o cattivo. Tutti hanno un lato nascosto, inconfessabile, che cercano di celare ad ogni costo.
Questo settimo romanzo, precisamente il terzo da quando è morto il suo mentore ed ex editore Bernard de Fallois, ed il secondo pubblicato dalla casa editrice che Dicker stesso ha fondato a Ginevra. Scrittore dunque, ma anche imprenditore, di se stesso: “ho deciso di esser il proprietario della casa editrice che pubblica i miei libri, non l’editore di me stesso non correggo io i miei testi, non è così, ho una squadra, degli editor, che lo fanno, con osservazioni che a volte fanno male, ma è molto importante”.
Spesso lo nega, ma sembra che Dicker abbia trovato la ricetta del libro di successo. “Mi piacerebbe – prosegue – o forse no, perché il vero piacere è quello di non sapere cosa funziona: l’adrenalina, la paura, il dubbio mi aiutano a superarmi”.
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Un animale selvaggio
Joël Dicker
2 luglio 2022, due ladri stanno per rapinare una importante gioielleria di Ginevra. Ma questo non sarà un colpo come tutti gli altri. Venti giorni prima, in un elegante sobborgo sulle rive del lago, Sophie Braun sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno. La vita le sorride, abita con il marito Arpad e i due figli in una magnifica villa al limitare del bosco. Sono entrambi ricchi, belli, felici. Ma il loro mondo idilliaco all’improvviso s’incrina. I segreti che Arpad custodisce cominciano a essere troppi perché possano restare nascosti per sempre. Il loro vicino, un poliziotto sposato dalla reputazione impeccabile, è ossessionato da quella coppia perfetta e da quella donna conturbante. La osserva, la ammira, la spia in ogni momento dell’intimità. Nel giorno del compleanno di Sophie, un uomo misterioso si presenta con un regalo che sconvolgerà la sua vita dorata. I fili che intrappolano queste vite portano lontano nel tempo, lontano da Ginevra e dalla villa elegante dei Braun, in un passato che insegue il presente e che Sophie e Arpad dovranno affrontare per risolvere un intrigo diabolico, dal quale nessuno uscirà indenne. Nemmeno il lettore.
La trama
2 luglio 2022, due ladri stanno per rapinare una importante gioielleria di Ginevra. Ma questo non sarà un colpo come tutti gli altri. Venti giorni prima, in un elegante sobborgo sulle rive del lago, Sophie Braun sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno. La vita le sorride, abita con il marito Arpad e i due figli in una magnifica villa al limitare del bosco. Sono entrambi ricchi, belli, felici. Ma il loro mondo idilliaco all’improvviso s’incrina.
Cosa si cela dietro l’ossessione di proteggere l’immagine di «una famiglia perfetta», quindi la bella villa, la Porsche nel garage, i bambini modello e il marito belloccio, con doppia nazionalità svizzera e britannica? Lo scrittore svizzero dissemina indizi, false piste, e poi rimescola le carte, in un gioco di prestigio che lascia il lettore imbambolato.
La prima strada da seguire è il passato di entrambi i protagonisti, a Saint-Tropez; la fuga troppo repentina per non sembrare sospetta, di lui; e l’improvvisa svolta nella carriera a Ginevra, di lei. Quali sono i loro segreti? E quale sarà il casus belli che farà precipitare tutto in un gioco al massacro? «Bisogna sempre guardarsi dagli animali feriti. Quando sono in questo stato sono più pericolosi».
Altri personaggi
I personaggi secondari che Joël Dicker racconta hanno la statura di degni comprimari: Eric, il poliziotto delle forze speciali troppo sensibile alla bellezza femminile, e al sesso sadomaso. Fauve, il rapinatore seriale così attraente, con il suo alone di creatura luciferina. Ma, avverte l’autore, bisogna guardarsi da certi animali selvaggi che incontriamo sul nostro cammino: «Non sono come gli esseri umani. Si possono ammansire, mascherare, dissimulare. Li si può nutrire di amore e di speranza. Ma non si può cambiare la loro natura». Anche se fa parte della loro strategia, del loro fascino, farci credere di poterli indurre a cambiare vita.
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