Siete alla ricerca di nuove letture? Scoprite i libri in uscita dal 22 al 28 aprile! Ecco una lista dei titoli principali da aggiungere alla vostra wishlist.
La donna che fugge di Alicia giménez-Bartlett
Nei mesi successivi alla pandemia, nella caratteristica plaza del Nord di Barcellona, si svolge la settimana gastronomica alla presenza di un certo numero di food truck, i camion ristorante che offrono cibo di strada o specialità culinarie delle più svariate regioni del mondo. Sull’evento piomba gelido un fattaccio di sangue. Christophe Dufour, cuoco francese nemmeno quarantenne che gestiva – con il suo socio spagnolo, Eduardo Castillo, detto Bob – un camion specializzato in gastronomia francese, è stato assassinato con due pugnalate.
Petra Delicado, mentre sulla scena del delitto cerca di frenare il suo vice Fermín Garzón che accetta con entusiasmo tutti gli assaggi che gli vengono offerti dai possibili testimoni, prova a fiutare una possibile pista. Ma nulla, o poco, emerge del passato della vittima. I ragazzi del furgone accanto hanno visto la sera prima una bella donna francese dai capelli neri parlare con Christophe e fare molti acquisti. L’ispettrice si mette a caccia della donna misteriosa e scopre ben presto che la sua identità e quella dello chef sono false, i nomi veri riconducono a una rete di narcotraffico. Petra nel frattempo è tormentata dal sospetto di una crisi coniugale, ma non è il momento per mollare l’indagine.
Percorrendo a ritroso le varie tappe del food truck di Bob e il suo socio, i due poliziotti si ritrovano nei paesi della Catalogna a rovistare nel sordido mondo degli stupefacenti tra bar squallidi, centri sociali loschi, negozi che funzionano da copertura. Con una tensione che non lascia il lettore fino all’ultima pagina, un doppio finale a sorpresa stravolgerà tutte le attese e lascerà letteralmente scossi.
Una festa in nero di Alice Basso
Torino, 1935. I fari della Balilla Spider Sport fendono il buio della notte. Il fatto che al volante ci sia una donna potrebbe sembrare strano, ma non se si tratta di Anita. Sono mesi, infatti, che fa cose poco consone, per non dire disdicevoli, sicuramente proibite. Come rimandare il matrimonio con Corrado solo per il desiderio di lavorare. Oppure scrivere, sotto lo pseudonimo di J.D. Smith, racconti gialli ispirati a fatti di cronaca per portare un po’ di giustizia dove ormai non ne esiste più. Un segreto che condivide con Sebastiano Satta Ascona, direttore della rivista «Saturnalia». E a essere sinceri scrivere non è l’unica cosa proibita che fanno insieme…
Ma ora qualcosa è cambiato, ed è il motivo per cui Anita si trova a bordo di una macchina. Qualcuno ha iniziato a seguirli, e con le spie meglio non scherzare, di questi tempi. Meglio fare quello che chiedono. Anche se non è giusto. Anche se le richieste minacciano di stravolgere l’esistenza pacifica degli amici più stretti: la saggia Clara, l’irriverente Candida, la dolce Diana, l’affascinante Julian, il ribelle Rodolfo e, ovviamente, Sebastiano. Il suo Sebastiano. Perché vivono in anni così difficili? Perché non possono fidarsi di nessuno? Perché non smettono di attirare attenzioni indesiderate?
Anita non ha le risposte, ma i protagonisti delle storie gialle che ha imparato ad amare la esorterebbero a non avere paura. Perché il pericolo è il sale della vita. Eppure, Anita non è abituata a fuggire. Non è abituata a mentire. All’improvviso, si trova in uno dei racconti di J.D. Smith, e non ha la minima idea di come potrà andare a finire. Ecco a voi un nuovo romanzo con protagonista Anita, sempre più coraggiosa e spericolata. L’amore la travolge, l’amicizia la commuove, le responsabilità la fanno crescere e il destino la mette alla prova come non mai. Come una vera eroina della letteratura.
Oceano di fuoco di James Rollins
Indie orientali olandesi, 1815. Gli uomini a bordo della Tenebrae osservano attoniti i fiumi di lava che si riversano dalle pendici del vulcano Tambora. Poi, all’improvviso, l’acqua attorno a loro inizia ad agitarsi, come se qualcosa stesse per emergere in superficie. Qualcosa di letale e infuriato… Isola di Giava, due settimane dopo. Il governatore Raffles viene chiamato con urgenza al porto di Batavia, dove la corrente ha riportato a riva una scialuppa della Tenebrae. A bordo, ci sono un uomo e un bambino morti da tempo.
A sconvolgere sir Raffles sono le condizioni dei cadaveri, duri e grigiastri, come se fossero diventati di pietra. L’unico indizio di cosa possa essere capitato loro è stretto fra le mani irrigidite dell’uomo: una scatola, al cui interno è custodito un singolo pezzo di corallo nero… Hong Kong, oggi. È un sisma a interrompere i festeggiamenti per il capodanno cinese. E a offrire la copertura ideale a un commando di uomini armati per fare irruzione nella villa in cui si trovano Gray, Seichan, Monk e Kowalski, che riescono miracolosamente a fuggire. Ma non c’è scampo: l’intero Sud-est asiatico è squassato da terremoti e tsunami, che diventano ogni ora più intensi.
L’epicentro di tutto sembrerebbe un avveniristico polo di ricerca situato al largo delle coste dell’Australia, a quattromila metri di profondità, dove gli scienziati hanno appena scoperto una nuova specie di corallo nero. Agli agenti della Sigma Force non resta quindi che recarsi sul posto, nella speranza di fare luce su quegli eventi apparentemente inspiegabili e fermare la reazione a catena che rischia di sommergere il mondo intero…
Le conseguenze del male di Gian Andrea Cerone
In una Milano torrida e semideserta di metà agosto, una donna viene trovata annegata nel Lambro. Non è il primo caso, nelle ultime settimane altre tre donne sono morte in circostanze misteriose. Tutte sono rimaste senza identità. Due giovani poliziotte della UACV, l’Unità di Analisi del Crimine Violento, non sono convinte che si tratti di suicidi e approfittano delle vacanze del resto della squadra per mettere in piedi un’indagine in proprio.
La loro solitudine dura poco, perché il commissario Mandelli, che si sta godendo gli ultimi giorni di mare in Liguria con la moglie Isa, viene richiamato in città per seguire la pista di un rapimento che lo tocca da vicino: è scomparsa quella Clara per cui tanti anni prima il suo cuore di marito fedele aveva (quasi) vacillato. l’ispettore Casalegno, in pieno idillio amoroso in montagna, non potrà sottrarsi all’obbligo morale di dare man forte al suo capo e mentore. Mentre l’inchiesta sui presunti suicidi scoperchia un baratro di orrore e prigionia, la caccia di Mandelli e Casalegno si addentra nei meandri della vecchia e nuova criminalità impegnate in una feroce lotta per il potere.
Tra colpi di scena, sparatorie e piani di vendetta, le indagini si intrecciano, trascinando la squadra di Mandelli e il lettore fin nel cuore della Brianza, dove una cascina maledetta è lo scenario di vecchi fantasmi e crimini indicibili. Nella vertiginosa ricerca di verità, nessuno potrà sottrarsi alle conseguenze del Male.
La ballata dei padri infedeli di Rosa Teruzzi
Tornata dalla prima vacanza con Gabriele, nella Milano grigia di fine ottobre, Libera è in preda a un turbine di emozioni: se da un lato l’attrazione che prova per lui è innegabile, dall’altro è in crisi per le avance di Furio e per via della richiesta del commissario di appendere le indagini al chiodo – specie adesso che è così vicina a scovare il Gatto con gli Stivali, all’anagrafe Diego Capistrano, il rapinatore mascherato che potrebbe essere suo padre.
Nonostante le incertezze, Libera decide di dare comunque la caccia al latitante – affiancata dalla madre Iole e dalla Smilza, le socie di sempre –, ancora più determinata a far venire a galla la verità.
È così che le Miss Marple del Giambellino scoprono che l’uomo è rientrato in città, e che sta portando avanti un’indagine privata: Hamma, il padre del suo protetto, è scomparso dopo una rissa con un gruppo di peruviani, lasciandosi dietro una scia di sangue. Era uno spacciatore, e tutto fa pensare a una resa dei conti tra bande rivali; ma il suo corpo non è mai stato ritrovato, e Capistrano e le donne della famiglia Cairati sono decisi a vederci chiaro: finiranno per unire le forze, svelando segreti che avranno conseguenze insidiose e taglienti come spine.
Loathe to love you. Detesto amarti così di Ali Hazelwood
Under one roof. Un tetto per due: Un’ingegnera ambientale si ritrova a convivere con il peggior coinquilino che potesse immaginare di avere: il detestabile avvocato di una grande compagnia petrolifera che non lascia in pace il termostato.
Stuck with you. Un ascensore per due: Un’ingegnera civile e la sua nemesi portano la loro rivalità – e il loro amore – a un livello superiore quando rimangono bloccati in un ascensore di New York.
Below zero. Amore sottozero: Il cuore gelido di un’ingegnera aerospaziale della NASA si scioglie mentre si trova bloccata in una remota stazione nell’Artico e l’unica persona disposta a salvarla è il suo rivale storico.
Dove si aggiustano i sogni di Mi-ye Lee
È passato un anno da quando Penny è stata assunta dal signor Dollagut per lavorare al Grande Magazzino dei Sogni: con determinazione ha portato avanti il suo incarico, alle prese con le richieste più disparate dei clienti, i prodotti in esaurimento, le bottiglie piene di emozioni e le bilance Pesa-Palpebre. Il signor Dollagut è molto soddisfatto del suo impegno e le comunica che può finalmente ricevere il badge di ingresso al centro aziendale: un’area esclusiva, a cui solo i lavoratori dell’industria dei sogni con almeno un anno di esperienza possono accedere. In aggiunta al ruolo che ricopre alla reception, Penny dovrà aiutare l’ufficio reclami e occuparsi di quei clienti abituali che, delusi per ragioni diverse, hanno smesso di acquistare sogni. Cosa si può fare per riconquistarli e spingerli a tornare a sognare?
Con l’entusiasmo che la contraddistingue, Penny si mette al lavoro: incontrerà il cliente regolare 792 che, per qualche misterioso motivo, nel sonno lamenta di essere stato privato dei sogni; la 330 che, a causa della depressione che la opprime, rifiuta di sognare per non rivivere di continuo le sue giornate tristi; e il cliente 620 che, incapace di affrontare le frustrazioni della vita adulta, all’attività onirica preferisce un sonno letargico da cui non riesce a svegliarsi. Mentre cerca di risolvere il malcontento dei clienti, Penny esplora l’area aziendale e i suoi segreti: gli edifici dei Creasogni e l’ufficio reclami a forma di ceppo d’albero; il centro collaudi, dove è possibile studiare, progettare nuovi sogni e trovare gli ingredienti necessari per la loro realizzazione; la lavanderia dei Noctiluca, dove, tra pigiami e camicie da notte stesi ad asciugare, si nascondono ricordi e qualcuno di molto speciale.
Dopo aver incontrato sognatori stanchi, sfiduciati o demotivati, imparerà che la pazienza e l’ascolto sono le virtù più importanti per portare a termine la sua missione.
Locus desperatus di Michele Mari
A tutti, prima o poi, è toccato separarsi da qualcosa che reputavamo soltanto nostro: ma senza ciò che ci appartiene sapremmo ancora dire chi siamo davvero? Il protagonista di questo romanzo abita un appartamento arredato con grande gusto e altrettanta paranoia, due caratteristiche da cui è difficile liberarsi. Soprattutto nel momento in cui si riceve un’improvvisa richiesta di sfratto, che sembra avere una genesi ultraterrena… Del resto, una casa stregata può essere una maledizione, oppure l’occasione per comporre un inventario del proprio passato. «Ridotto così, ero re: delle mie cose, delle mie collezioni, dunque di me, che in quelle collezioni avevo sistematicamente trasferito ogni mia più intima particola». In filologia, il locus desperatus indica un passo testuale corrotto e insanabile, per il quale il filologo è costretto a gettare la spugna contrassegnandolo con la cosiddetta «croce della disperazione». E a dare l’avvio a questa storia è proprio una piccola croce, disegnata nottetempo con un gessetto su una porta. Un mattino, uscendo dal suo appartamento, il protagonista nota quel segno appena sopra lo spioncino dell’ingresso di casa: chi può essere stato a farlo, e che significato ha?
L’uomo cancella la croce, ma il giorno seguente, e poi quello ancora successivo, il segno ricompare implacabile. Il mistero s’infittisce quando al residente viene imposto uno scambio: qualcuno prenderà il suo posto, e lui dovrà giocoforza trasferirsi. Ma cambiando abitazione sarà costretto a cambiare anche identità: tutte le cose dentro l’appartamento, infatti, dovranno a loro volta scegliere. O fuggiranno insieme a lui, oppure passeranno a un nuovo proprietario – macchiandosi di alto tradimento. Perché ogni oggetto amato ha un’anima, e dunque una sua volontà. Da sempre le case, nella storia della letteratura così come nella vita, sono il luogo dove gli avvenimenti più banali si mescolano a quelli fatidici. L’abitazione al centro di “Locus desperatus”, però, assomiglia alla Hill House immaginata da Shirley Jackson, o alla Casa Usher di Poe: un’entità senziente, con un suo carattere ben preciso.
Un luogo dove l’inconscio di chi ci abita, dopo una lunga frequentazione, è divenuto tutt’uno con i libri, le stampe, gli oggetti e i ricordi d’infanzia. E chi meglio di Michele Mari poteva raccontare lo struggimento e le ossessioni per i feticci accumulati nel corso di un’esistenza, ingaggiando un duello con la propria memoria affettiva?
Trappole alimentari di Stefano Vendrame
«Sono quattro le cose che non finiscono mai di sorprendermi: primo, quanto disastrosa sia la dieta delle persone; secondo, quanto poco se ne rendano conto; terzo, quanto anche piccoli cambiamenti nelle abitudini alimentari possano fare enormi differenze nello stato di salute; quarto, quanto poco le persone siano disposte a fare tali cambiamenti.»
Ne uccide più l’alimentazione (scorretta) che il fumo. In Occidente, oggi, è così. Negli ultimi cento anni l’umanità ha radicalmente trasformato il proprio modo di mangiare. Siamo caduti senza accorgercene in una serie di “trappole” e basta guardare gli scaffali di un supermercato per capire quanto sia radicato il problema: il 90% della superficie è occupata da conserve in scatola, piatti pronti, carne e salumi a perdita d’occhio, biscotti, yogurt zuccherati, gelati e altri alimenti ultraprocessati. Questo cambiamento troppo rapido (se si pensa ai tempi dell’evoluzione naturale) ha colto alla sprovvista il nostro organismo, alterando gli equilibri essenziali a mantenerlo in salute. Purtroppo non ci siamo resi subito conto delle devastanti conseguenze che ciò avrebbe comportato, ma adesso stiamo raggiungendo un punto critico ed è urgente rimediare.
Stefano Vendrame, biologo nutrizionista e ricercatore, ci svela le dieci principali trappole alimentari che ci tengono in scacco senza che lo sappiamo e ci indica dieci obiettivi strategici per migliorare la nostra salute. Ogni grande impresa, diceva Laozi, comincia da un piccolo passo. Questo libro ne contiene almeno dieci.
La prima cosa bella di Gabriele Romagnoli
La prima cosa bella è un libro, un film, una canzone, un gol di tacco, un’idea, lo scorcio di un palazzo, un gesto. Sono cose viste, sentite, lette, capitate o anche solo pensate. La prima cosa bella sono le storie fuori dal flusso: uno spazio per recensire la vita, in positivo.
Col suo gusto ironico, il tono leggero e il piacere per la scoperta delle piccole e grandi storie della vita, Gabriele Romagnoli raccoglie qui i migliori racconti della sua fortunata rubrica che ogni giorno ci tiene compagnia su “la Repubblica”. La prima cosa bella è la vita che ti sorprende, un attimo, quell’attimo solo che basta a stupire.
La notte sopra Teheran di Pegah Moshir Pour
Piano piano, nel mio cuore hai costruito una casa. Le note di questa canzone si mischiano al profumo di tè chai che si diffonde nella casa di una famiglia che non riesce a smettere di sorridere. Perché è nata Pegah. «È una femmina.» L’infermiera lo ripete perché forse non hanno capito bene: come si fa a essere felici di avere una figlia femmina a Teheran? Ma il papà stringe al petto la sua bambina e le promette che farà di ogni luogo del mondo una casa accogliente per lei. Pegah dovrà essere una bambina felice. Ma è impossibile in un paese che non rispetta la libertà di donne e ragazze. Per questo, la famiglia decide di trasferirsi in Italia. Ma Pegah non vuole. Non vuole separarsi da sua cugina Setareh. Eppure, è proprio in Italia che Pegah inizia a conoscere meglio l’Iran.
Ascoltando le storie di famiglia e quelle di sua cugina, con cui non ha mai smesso di parlare. La vita in Iran per le donne diventa sempre più pericolosa. E quando Pegah perde le tracce di Setareh, capisce che c’è qualcosa che non va. Forse deve mettersi in viaggio e andare a cercarla. Deve riportarla a casa.
Pegah Moshir Pour sta facendo parlare di sé tutto il mondo. Con la sua voce, tanto dolce quanto potente, tiene vivo in Italia il dibattito sui diritti delle donne iraniane. Questo romanzo nasce dalla sua storia personale. La notte sopra Teheran ci trascina così vicino al cuore della sua autrice che chiunque lo leggerà potrà giurare di aver sentito l’odore caldo del tè chai.
I figli del silenzio di Stephen Amidon
L’omicidio della ventenne Eden Perry scatena il terrore tra gli abitanti di Emerson, in Massachusetts. La domanda inevitabile è una sola: chi è il responsabile? L’indagine della polizia si concentra sui tre adolescenti che erano con lei la sera della sua morte: Hannah, dolce ma dal passato turbolento; Jack, il ragazzo popolare dall’animo crudele; Christopher, un emarginato in cerca di accettazione. È proprio quest’ultimo che viene arrestato, ma il colpevole può davvero essere qualcuno di così timido e diffidente? Jack e Hannah sostengono di essersene andati prima del delitto, lasciando Christopher da solo con Eden.
Il caso si complica quando entra in gioco anche Patrick Noone, un uomo disperato che ha perso sua figlia due anni prima e che ha qualche conto in sospeso. Patrick sostiene che quella notte ha visto una figura oscura e sinistra nei pressi del luogo del delitto che non corrisponde alla descrizione di Christopher, ma di Jack. L’uomo, però, non è un testimone del tutto attendibile, perché ha un problema di alcolismo e quella sera non era completamente sobrio.
I genitori dei ragazzi non fanno altro che complicare il quadro: Michel, chef e ristoratore, difende strenuamente l’innocenza di Christopher, ma ha un segreto che mina la sua credibilità. E Oliver, padre di Jack e personaggio potente nella piccola comunità, è disposto a tutto pur di proteggere il figlio. Ciascuno di loro agirà in difesa della propria famiglia, anche a spese degli altri e senza guardare in faccia nessuno. Tutti, però, sembrano nascondere qualcosa riguardo a quella notte.
L’altra sposa di Catharina Maura
Lei è la sorella della promessa sposa. Lui è l’uomo che ha sempre desiderato. Tra feste esclusive ed eventi di beneficenza, due famiglie pianificano la fusione delle loro aziende. Perché l’accordo non vada a monte, viene stabilita una condizione: che si celebri un matrimonio tra gli eredi.
Quando Hannah Du Pont non si presenta all’altare, Raven non ha altra scelta che percorrere la navata al posto della sorella, anche se questo vuol dire sposare Ares Windsor. Il giovane e carismatico magnate dei media è l’uomo di cui Raven è innamorata da anni ma… Lui ha sempre avuto occhi solo per Hannah. L’opzione di annullare le nozze però non è contemplata, se non vogliono infrangere l’accordo. La cerimonia deve comunque avere luogo, indipendentemente da chi sia la sposa.
La nuova coppia Windsor è sempre sotto i riflettori, non può far scoppiare scandali, deve custodire il segreto di quello che in teoria è solo un matrimonio di convenienza. Eppure il dubbio di un’attrazione reciproca c’è. Raven è più determinata che mai a conquistare suo marito. In fin dei conti, dicono che in guerra e in amore tutto sia lecito. E questa è una guerra.
Comics e manga di Angelo Cavallaro
Vi siete mai chiesti il motivo per cui Superman, il più grande eroe dei fumetti di tutti i tempi, indossa un mutandone rosso sopra l’iconico costume azzurro? E come mai Son Goku, uno dei più famosi personaggi dei manga giapponesi, si trasforma in un guerriero dai leggendari capelli dorati? Le risposte a queste insolite domande ci aiutano a comprendere al meglio un mondo, quello dei fumetti – la “nona arte” –, che racchiude un universo di cultura, filosofia e Storia con la “S” maiuscola. Una “S” che, nel 1938, da semplice lettera dell’alfabeto è diventata il primo simbolo brandizzante di un supereroe, cambiandone per sempre la percezione nell’immaginario collettivo.
Da quel momento spartiacque è passato quasi un secolo, e oggi fumetti e manga sono onnipresenti: dal cinema alla televisione, dai cartoni animati ai videogiochi. I protagonisti delle avventure, insieme ai loro creatori, sono ormai una realtà culturale ineludibile per capire dove affondano le radici dell’immaginario dei giorni nostri. Tuttavia, la storia dell’affermazione di fumetti e manga è un viaggio impervio, costellato di ostacoli, passi falsi, tradimenti e colpi di scena. Ed è una storia foriera di altre domande: perché sono diventati così influenti? Quali sono gli autori più importanti che hanno contribuito a renderli indimenticabili? Come hanno fatto a tramutarsi in un fenomeno globale? E quali sono le vicende che li hanno resi immortali agli occhi dei lettori?
Scopriamolo insieme attraverso i racconti di questo libro che ripercorre le tappe di una straordinaria avventura. Un viaggio tra Stati Uniti e Giappone alla scoperta di maestri, artisti e personaggi che hanno scritto la storia della “nona arte”.
I figli sono finiti di Walter Sini
Per un gioco del caso, due esseri umani molto diversi si trovano a essere dirimpettai in una palazzina milanese. Augusto è un settantenne trapiantato di cuore, vedovo da poco, che interpreta la sofferenza come un lasciapassare per il cinismo; Astòre è un ventenne deluso dalla propria stessa precocità, che si considera un eremita digitale.
Raccontando la loro reciproca diffidenza mentre lentamente si trasforma in bizzarra amicizia, Siti ci parla delle mutazioni in corso nella nostra società, dove lo sviluppo tecnologico è così rapido che nessuna certezza riesce a stargli dietro; dove tutti si amano male, dove il miraggio del post-umano rischia di trasformarsi in una liquidazione dell’umanità, dove l’intelligenza artificiale incoraggia il rifiuto dei sentimenti e il Bene è un esito della paura. Augusto e Astòre sono due risposte sbagliate a una identica domanda sul senso e la direzione del progresso; ma sono anche due creature sotto il cielo trafitte dai propri traumi, che incrociandosi fanno i conti con la morte.
Con la tenerezza rabbiosa e la leggerezza consentite ai vecchi, Siti rivisita i suoi temi ossessivi e chiude il cerchio; confermandoci che la curiosità non può morire, anche se è troppo tardi per guardare indietro e troppo presto per sperare.
Con gli occhi chiusi di Alex Ahndoril
Al Teatro Reale Drammatico di Stoccolma sta per andare di nuovo in scena la prima del Macbeth. O almeno dovrebbe. Tre anni prima, infatti, dopo il suicidio in circostanze poco chiare del fidanzato della prima attrice, Bianca Salo, la donna non ha retto allo shock, crollando sul palco dopo poche scene, e lo spettacolo è stato cancellato. Oggi, finalmente, il cast ha l’opportunità di tornare a interpretare la sfortunata tragedia.
Per Bianca è l’occasione della vita e nulla deve andare storto. Prima ancora dell’inizio delle prove, però, la donna si rende conto che una presenza oscura e inquietante la sta seguendo. Uno stalker che sembra uscito dalle pieghe del suo passato e che ha le incredibili sembianze dell’uomo che aveva amato. In preda alla disperazione, decide di affidarsi a un’investigatrice privata di cui ha letto sui giornali, una donna tormentata ma famosa per le intuizioni infallibili: Julia Stark.
Con l’aiuto di Sidney Mendelson, poliziotto nonché suo ex marito, Julia si accorge subito di molte, troppe incongruenze che avvolgono nella nebbia l’intera vicenda. Ma mentre lei indaga, collegando destini che parevano sconnessi, lo stalker continua a muoversi indisturbato come il fantasma che sembra essere, riuscendo a colpire chiunque tenti di intralciare la sua missione, Julia inclusa…
I giganti di Jaime Bayly
Il pugno che Mario Vargas Llosa tirò in pieno viso a Gabriel García Márquez con cui si apre il romanzo è un episodio ormai entrato nella storia. Era il 1976 e per anni ci si è interrogati sulle ragioni della fine dell’amicizia tra i due scrittori. Bayly accampa una risposta gustosa, indiscreta, ipotetica. Ed è con il pretesto di rivelarci il senso della frase che ha accompagnato quel gesto violento che Bayly ordisce un’opera d’invenzione basata su fatti reali, un metaromanzo sugli anni del boom latinoamericano, di cui traccia uno schizzo cinico e dissacrante, ma anche affettuoso e divertente.
Passando da “l’orribile” Lima di Mario e Patricia Vargas Llosa alla Parigi dove il giovane Gabo fa la fame, alla Barcellona del successo dei due geniali premi Nobel, incontriamo una sfilza di nomi e di ambienti tra i più sbrilluccicanti del panorama letterario, e non solo, di quell’epoca. Come su una macchina del tempo, viaggiamo avanti e indietro nei decenni, dagli esordi dei due giganti della letteratura fino all’anno del fattaccio, insieme alle loro mogli – che sono state anche segretarie, governanti, custodi del loro successo – e incontriamo Fidel Castro, Jorge Edwards e varie star latinoamericane. E seguiamo l’uscita delle loro opere: i primi romanzi di Mario, La città e i cani, La Casa Verde, Conversazione nella “Catedral”, e poi La zia Julia e lo scribacchino, da cui Bayly attinge espressioni, nomignoli, coloriture; l’enorme successo di Cent’anni di solitudine che arricchisce un Gabo cantante di cumbie e vallenatos, sfrecciante alla guida di una lussuosa bmw.
Due ritratti contrapposti, quelli di García Márquez e Vargas Llosa, ma se le loro personalità sono mostrate attraverso debolezze, manie e vanità, non così le loro opere, di cui Bayly mai disconosce la grandezza.
La più bella di Luca Sommi
È bella, giusta, poetica, gentile, generosa la nostra Costituzione. È scritta come una poesia ma è rigorosa, non ammette che la si contraddica. Considera tutti i cittadini e le cittadine uguali, dal più povero al più ricco, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di lingua, di orientamento politico, di condizioni sociali ed economiche. Per la nostra Carta costituente, tutti devono avere pari dignità sociale e la legge deve essere uguale per tutti. E obbliga la Repubblica a rimuovere tutti quegli ostacoli che impediscono ai cittadini e alle cittadine di avere una vita dignitosa. Non dobbiamo avere paura di niente, perché c’è la Costituzione a proteggerci.
In questo racconto sentimentale Luca Sommi ci porta a scoprire la bellezza della nostra Carta fondamentale. Per amarla come merita. E per difenderla quando serve.
Ophélie si vendica di Michel Bussi
Ophélie si vendica è un racconto di crescita, un romanzo di amore e amicizia, un’indagine che si estende per più di un decennio e naturalmente una trama con colpi di scena, in cui nessuno sa fino all’ultima pagina chi conosce la verità e chi la manipola.
“Papà ha ucciso mamma”. Ophelie ha visto tutto, all’età di sette anni. Suo padre non è l’unico colpevole. Un uomo avrebbe potuto salvare sua madre. Da quel momento in poi, l’unico obiettivo di Ophelie sarà trovare i testimoni, raccogliere i pezzi del puzzle che la porteranno alla verità. E vendicarsi…
Bambina in affidamento, adolescente ribelle, studentessa che si sposta sotto falsa identità, ogni fase della sua vita sarà segnata dalla sua ricerca ossessiva. A 7 anni, Ophelie e testimone dell’omicidio di sua madre da parte di suo padre. Sa che un altro uomo è coinvolto e che avrebbe potuto intervenire per evitare la tragedia. La bambina cresce in un centro di accoglienza, diventando un’adolescente ribelle e successivamente una studentessa che opera sotto una falsa identità, animata dalla ricerca ossessiva della verità e dalla vendetta per sua madre.
Il mio sottomarino giallo di Jón Kalman Stefánsson
È estate in un parco di Londra, quando a uno scrittore islandese di passaggio sembra di vedere nientemeno che Paul McCartney, seduto sotto un albero. Deve avvicinarlo, ma cosa dirgli? Come riordinare il groviglio di una vita che ai Beatles si è aggrappata nei momenti più difficili?
Forse la storia comincia nel 1969, quando lo scrittore aveva sette anni e il padre sulla sua Trabant, più imbarazzato che commosso, gli disse che mamma era morta, lasciando al figlio i suoi dischi, i suoi libri e un vuoto enorme. Poi arriveranno una matrigna, l’appartamento in uno squallido condominio di Reykjavík, i silenzi ostinati di un padre alcolista, lo scioglimento dei Beatles, l’immersione nella Bibbia e la scoperta amara del dio crudele dell’Antico Testamento. Il suo mondo è crollato e di lui si impossessa un furore senza nome, mitigato soltanto dalla solitudine e dalle lunghe estati trascorse nei selvaggi Strandir, nel Nord dell’Islanda, dove fantasia e realtà si confondono, i Beatles si riuniscono e i morti tornano, a implorare di non essere dimenticati. E se la vita è «una ferita che non si rimargina mai», il bambino si fa adulto e scopre la poesia chiuso nella biblioteca di Keflavík, conosce l’amicizia e impara a leggere il silenzio, forse anche quelli del padre.
In un romanzo dove l’ispirazione autobiografica si mischia ad allucinazioni magiche, tra salti nel tempo e da un continente all’altro, Jón Kalman Stefánsson ripercorre a cuore aperto una vita intensa come tante e, munito solo di una penna che sa trovare la speranza quando tutte le luci si spengono, accompagna il lettore nei suoi luoghi oscuri.
Afrodite. La verità della dea di Mariangela Galatea Vaglio
Pensiamo di conoscere bene Afrodite, o Venere per gli antichi Romani. Cosa può avere da dirci che non sappiamo una divinità vanitosa e frivola, dea della bellezza e dell’amore, moglie fedifraga di Efesto, amante di Ares e Hermes? Tuttavia, questa altro non è che una minima parte della verità, e Afrodite non è molto contenta di essere sempre stata sottovalutata e raccontata in modo sbagliato. Per questo motivo, ha deciso di prendere la parola e di narrare la sua versione della storia.
Mariangela Galatea Vaglio rielabora con creatività e originalità i miti su Afrodite, dando finalmente voce a una dea fino a questo momento guardata in modo superficiale, e con uno stile coinvolgente e ironico racconta tutte le epoche in cui è stata venerata, i suoi appassionanti amori umani e divini, i suoi scontri con le altre divinità.
Quella di Afrodite è una vicenda lunga come la storia del mondo e le sue tante vite sono tutte accomunate da una sola cosa: la volontà di essere libera, come il suo potere di antica dea e forza primordiale della natura richiede, e di combattere per l’amore.
Il vangelo secondo Pilato di Eric-Emmanuel Schmitt
Pubblicato in coedizione con Libreria Editrice Vaticana. Un cadavere scomparso dopo tre giorni, un caso impossibile, uno straordinario vangelo apocrifo. Un’indagine metafisica che non smette di interrogarci. Sul monte degli Ulivi un uomo aspetta che i soldati vengano ad arrestarlo per condurlo al supplizio. Quale potenza soprannaturale ha fatto di lui, figlio di falegname, un agitatore di popolo che fa miracoli e predica l’amore e il perdono?
Tre giorni dopo, la mattina di Pasqua, Pilato conduce la più stravagante delle inchieste: un cadavere è scomparso ed è ricomparso vivo! C’è dunque un “mistero Gesù”? Man mano che avanza nelle indagini il dubbio gli si insinua nella mente.
Questa nuova edizione, riveduta e corretta dall’autore, è seguita dal Diario di un romanzo rubato, un testo inedito che ha accompagnato la scrittura del Vangelo secondo Pilato, in cui Éric-Emmanuel Schmitt racconta i suoi turbamenti, dubbi, scrupoli ed entusiasmi nel momento di far rivivere la figura e la parola sulle quali si fonda la nostra civiltà occidentale.
Un’educazione orientale di Charles Berbérian
Charles Berberian, uno dei massimi nomi della nouvelle bande dessinée francese, riflette sul proprio passato. Bloccato in casa all’inizio dei lockdown per la pandemia, ripensa alla propria infanzia a Beirut, in Libano, e ricorda l’infanzia e l’adolescenza, a ridosso di una guerra civile assurda e insensata, che costrinse la sua famiglia a emigrare per sempre in Francia.
Racconta con dolcezza i luoghi che hanno segnato la sua crescita, e la perdita delle persone care, primo tra tutti il fratello maggiore Alain, e poco a poco svela la sovrapposizione tra la sua storia personale e la Storia con la S maiuscola, quella che segna le vite di tutti. E nomi, volti, fatti violenti che per la maggior parte di noi sono stati solo titoli di un giornale, diventano snodi reali nella storia complicata di una regione inquieta del mondo, della quale troppo spesso si parla solo per giudizi assoluti, mancando ogni capacità di raffrontare le vite in Medio Oriente con le nostre.
E proprio per questo questa testimonianza disincantata, con uno sguardo europeo sull’altra sponda del Mediterraneo, è tanto preziosa e toccante.
Virgil Wander di Leif Enger
Virgil Wander è un impiegato comunale nonché il proprietario dell’unica sala cinematografica di Greenstone, una cittadina del Midwest sulla quale da tempo aleggia un’aura di sfortuna. Mentre l’uomo sta viaggiando lungo la costa del Lago Superiore, la sua auto vola fuori strada e finisce in acqua. Quando viene tirato fuori, la sua memoria e il suo vocabolario sono compromessi; risvegliatosi in quella che per lui è una sorta di nuova vita, si ricorda di molte persone, ma non di tutte.
Inizia così a rimettere insieme i pezzi, tentando di ricostruire la sua storia personale. Può contare sull’aiuto della gente del posto: Rune, anziano fumatore di pipa giunto in città per indagare sulla misteriosa scomparsa di suo figlio Alec; Bjorn, il figlio di Alec, un adolescente giudizioso e pieno di passioni, che vuole costruirsi una vita propria e smetterla di essere solo “figlio di quell’uomo”; Nadine, la madre, splendida e affascinante vedova, che porta avanti il lavoro del marito mentre è assediata dai pretendenti che respinge; Tom, un giornalista amico di vecchia data, e i vari membri della famiglia Pea, ognuno alle prese con la sua personale tragedia.
Dopo dieci anni di assenza, l’autore di La pace come un fiume torna con un nuovo romanzo: un’esilarante miscela di umorismo e inventiva che è anche un viaggio nel cuore disperato dell’America di oggi, un luogo dove i fantasmi appaiono sulle acque del lago, i vecchi fanno volare gli aquiloni contro i fulmini e c’è sempre la possibilità di incontrare Bob Dylan che passeggia su Main Street mentre in città impazza un festival in onore della sfortuna.
L’onda che verrà di Mustafa Suleymanger
Ci troviamo sempre più vicini a una soglia critica nella storia della nostra specie: molto presto l’intelligenza artificiale sarà tutto intorno a noi, organizzerà le nostre vite, gestirà attività complesse e le principali strutture di governo. Vivremo in un mondo dove sarà possibile stampare il dna, dove il dibattito su agenti patogeni ingegnerizzati e armi autonome sarà all’ordine del giorno, dove dotarsi di assistenti robot sarà lo standard e dove l’energia non mancherà. La realtà di domani è questa, eppure nessuno di noi è pronto ad affrontarla.
Cofondatore della pionieristica società di intelligenza artificiale DeepMind, parte di Google, Mustafa Suleyman è stato al centro di questa rivoluzione. Il prossimo decennio, sostiene, sarà caratterizzato da una vera e propria ondata di nuove e potenti tecnologie in rapidissima evoluzione. L’onda che verrà mostra come il cambiamento che ci attende genererà un’immensa ricchezza, ma al tempo stesso rappresenterà una minaccia per l’ordine globale.
Oggi, mentre i nostri fragili governi vanno incontro al disastro come sonnambuli, l’umanità si trova di fronte a una prospettiva inquietante. Riusciremo a tracciare una via di fuga?
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