Le citazioni più belle tratte dai libri di Francesca Giannone
Francesca Giannone, scrittrice salentina, laureata in Scienze della Comunicazione, ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 2023 vince il Premio Bancarella 2023 col romanzo d’esordio “La portalettere”. Nel giugno del 2024 esce il suo secondo libro “Domani domani”.
Non vivere una vita che non ti appartiene, perché prima o poi ti presenterà il conto. E lo pagherai in infelicità.
da “Domani domani“
Siamo Lorenzo e Agnese Rizzo. Nipoti di Renato Rizzo. Saponieri dal 1920. Questo siamo.
da “Domani domani“
«Dai, Anna» disse Carlo ridacchiando. «Non è un lavoro da donne.» «Cosa ci sarebbe di non adatto a una donna?» ribatté lei piccata. «è faticoso», rispose lui. «In giro tutto il giorno con la pioggia e con il sole. Ci perderesti la salute. Non esistono portalettere donna». «Finora», disse Anna.
da “La portalettere“
Succede spesso così, no? Ciò che è realmente importante si trova tra le righe. Ma non tutti sono capaci di cercarlo. O forse preferiscono non farlo…
da “La portalettere“
A cosa serviva studiare per tanti anni se l’obiettivo era in ogni caso travagghiare? Era soltanto il matrimonio a dare sicurezza, rispetto, pane sotto denti.
da “La portalettere“
Quante storie di crudeltà, di sofferenza e di abbandono si nascondevano sotto la placida facciata di quel paese.
da “La portalettere“
Era convinta che l’amore non avesse bisogno di troppe stanze né di camere da chiudere a chiave. Lo spazio fisico, quand’è troppo, aumenta anche la distanza tra i cuori: quando mai le principesse vivono felici nei castelli?
da “La portalettere“
L’amore s’impara. E tu imparerai. Fino ad allora, il mio basterà.
da “La portalettere“
Quanto la divertiva sapere che, alla sua uscita di scena, sarebbero seguiti i consueti commenti. Le sembrava di sentirli, quei due, che malignavano su una femmina che si faceva un goccetto a quell’ora del mattino. “Roba dell’altro mondo” avevano detto una volta.
da “La portalettere“
Non voglio essere dimenticata.
da “La portalettere“
Credo di aver sentito di essere a casa. Di poter mostrare il mio lato più fragile, sapendo che l’altra persona lo capisce, lo accetta, se ne prenderà cura, e non lo userà mai contro di te.
da “La portalettere“