I libri proibiti hanno sempre esercitato un certo fascino, nonostante messi all’indice e censurati in varie epoche e luoghi del mondo. Ecco cinque libri che non hanno avuto proprio fortuna durante il corso della loro esistenza.
Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll
Nel 1931 in Cina intervenne la censura: il governatore cinese Ho Chien ritenne infatti che gli animali presenti nella storia fossero troppo simili agli esseri umani, soprattutto per quanto riguardava la priorità di linguaggio.
Ciò avrebbe potuto far nascere pensieri troppo pericolosi, soprattutto nelle menti dei bambini.
Harry Potter saga di J.K. Rowling
Emirati Arabi, 2007. Tutti i libri di Harry Potter vennero proibiti in quanto, secondo il monarca del Paese, la saga con protagonista il mago più famoso del mondo implicherebbe un invito alla stregoneria.
L’amante di Lady Chatterley di David Herbert Lawrence
“L’amante di Lady Chatterley” fu definito osceno e fu duramente osteggiato dalla morale inglese in epoca vittoriana, a causa delle scene di sesso esplicito, le quali avrebbero potuto depravare le persone.
Decameron di Giovanni Boccaccio
Il Decameron fu messo al bando dalla Chiesa Cattolica e inserito nel famoso Index Librorum Prohibitorum, in quanto, con i suoi toni irriverenti e sagaci, avrebbe potuto inopportunamente modificare le menti dei più giovani dell’epoca.
Il dottor Źivago di Boris Pasternak
Il romanzo di Pasternak fu rifiutato all’inizio del 1956 dalla rivista moscovita Novyj Mir perchè sconfessava la facciata eroica propagandata dal regime comunista russo.
In Italia, nonostante il KGB che cercò in qualsiasi modo di vietarne la diffusione all’estero, il libro venne pubblicato ugualmente.
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