Focus su: “Una conquista fuori menù” di Felicia Kingsley

Conquista fuori menù Felicia Kingsley focus Copertina

Felicia Kingsley è tornata con una nuova commedia romantica e infuocata: perchè il cibo, come i grandi sentimenti, porta anche ad accesi scontri.

“Il cibo è questo, unisce e divide, ma non lascia mai indifferenti, come l’amore. Se si diventa indifferenti, se non vale neanche più la pena litigare, vuol dire che a nessuno dei due importa più niente…”

La cucina ha sempre avuto un ruolo centrale nei rapporti umani, basti pensare che la parte più importante delle cerimonie e di cui ci si preoccupa di più è sempre il rinfresco. E una festa senza rinfresco è una festa a metà.

Il cibo, come i grandi sentimenti, porta anche ad accesi scontri. Le diatribe più infuocate sono sicuramente per campanilismi culinari: arancina o arancino? Cornetto o brioche? Cocomero o anguria? Per non parlare dei tracciati geografici che definiscono se una pietanza sia originaria di questa o quel paese.

Il cibo è questo, unisce e divide, ma non lascia mai indifferenti, come l’amore. Se si diventa indifferenti, se non vale neanche più la pena litigare, vuol dire che a nessuno dei due importa più niente e che la storia e finita.
E quanto ci arrabbiamo, noi italiani, quando vediamo le nostre ricette riproposte all’estero con il ketchup al posto del pomodoro, la carbonara con la panna, il cappuccino con la pizza, ecc.
Perché il cibo fatto male per noi è un’offesa, vuol dire che quando è stato cucinato non ci si è messo amore. Con amore, anche uno spaghetto aglio olio e peperoncino è da stella Michelin!


Una conquista fuori menù
Felicia kingsley

Tra gli agenti speciali dell’FBI, Dwight Faraday è il migliore: anticonformista, dal fascino ribelle, detiene il record imbattuto di indagini risolte sotto copertura. È anche un cuoco provetto, dunque è l’ideale per infiltrarsi nella brigata del ristorante italiano che appartiene alla famiglia Villa, sospettata di avere legami con la malavita di New York. Dwight, però, non ha fatto i conti con Julia Villa, la figlia del proprietario: ragazza tosta e determinata a guidare gli “affari” di famiglia, lo detesta sin dal loro primo, tempestoso incontro ed è intenzionata a fargli capire chi comanda. Con la missione a rischio, Dwight è costretto a cambiare piano: conquistare Julia per raccogliere le informazioni di cui ha bisogno. Tra schermaglie affilate, sfide a colpi di fuori menù e provocazioni al peperoncino, Dwight è pronto a scovare la ricetta giusta per arrivare al cuore di Julia, che sembra ostinatamente immune al suo fascino. Ma se alla fine fosse proprio l’inafferrabile agente Faraday a farsi prendere per la gola? In cucina non ha mai fatto così caldo…


Julia Villa è una ragazza appartenente ad una famiglia italo-americana che gestisce un ristorante a Tribeca, e a casa Villa cucinare è espressione d’amore. C’è suo fratello che gestisce il panificio di famiglia e corteggia l’amata con focacce, cornetti, pane appena sfornato, bomboloni… C’è Gualtiero, il padre di Julia, vedovo, che cucina le ricette personali della moglie come modo per sentirla ancora accanto. C’è Cetty, la sua madrina, che ha una friggitoria e per lei l’olio è la soluzione a tutti i mali.

Ultimi ma non per importanza ci sono Julia e Dwight, i protagonisti, che per quanto all’inizio non si sopportino trovano nel cibo un linguaggio comune per comunicare. Litigheranno anche moltissimo a proposito del cibo.

Dwight e Julia cucineranno prima uno contro l’altra, poi uno al comando dell’altra e poi insieme, perché l’amore è bello se è litigarello ma pure la cucina. Due come loro non possono andare d’accordo: lei è una da sveglia presto e colazione abbondante, lui è uno da spaghettata di mezzanotte; lei è una da alimentazione sana ed equilibrata, lui un trangugiatore senza fondo; lei ha una carattere fumantino, da amante del salato; lui ha un cuore romantico, patito dei dolci.

Il bello però sta proprio lì: partire dai propri estremi e incontrarsi a metà strada Nessuna cucina è troppo piccola per cucinare insieme. L’importante è maneggiare gli oggetti appuntiti con cura.

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