Le citazioni più belle tratte dai libri di Ray Bradbury
Ray Bradbury, all’anagrafe Raymond Douglas Bradbury, è stato uno scrittore e sceneggiatore statunitense, innovatore del genere fantascientifico
No, non era felice. Non era felice. Si ripeté le parole mentalmente. Riconobbe che questa era veramente la situazione. Egli portava la sua felicità come una maschera e quella ragazza se n’era andata per il prato con la maschera e non c’era modo di andare a battere alla sua porta per riaverla.
da “Fahrenheit 451“
Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema, o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora, non proporgliene nessuno.
da “Fahrenheit 451″
Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive.
da “Fahrenheit 451”
Ecco perché un libro è un fucile carico, nella casa del tuo vicino. Diamolo alle fiamme! Rendiamo inutile l’arma. Castriamo la mente dell’uomo.
da “Fahrenheit 451”
Il televisore è ‘reale’, è immediato, ha dimensioni. Vi dice lui quello che dovete pensare, e ve lo dice con voce di tuono. Deve avere ragione, vi dite: sembra talmente che l’abbia!
da “Fahrenheit 451”
Gli uomini di Marte si accorsero che per sopravvivere avrebbero dovuto dimenticare la solita domanda: Perché vivere? La vita era risposta a se stessa. La vita era propagazione di maggior vita e di un vivere la miglior vita possibile. La vita era bella ora e non abbisognava di discussioni e di analisi.
da “Cronache marziane“
Diventati adulti senza ricordi, i robot aspettavano.
da “Cronache marziane”
Il mio cuore batte, il mio stomaco ha fame, la mia bocca ha sete. No, né morti né vivi, tu e io. Più vivi di ogni altra cosa. Ma presi in mezzo, direi. Due sconosciuti che si sfiorano nelle tenebre della notte, ecco che cosa siamo. Due sconosciuti in cammino.
da “Cronache marziane”
Abbiamo sempre amato i tramonti perchè durano poco e poi svaniscono.
da “L’estate incantata“
Il tempo diceva che era estate: il vento aveva quel certo tocco e il respiro del mondo era lungo, caldo e lento. Bastava alzarsi e sporgersi dalla finestra per sapere che questo era il primo giorno di libertà e di vita, il primo mattino d’estate
da “L’estate incantata”
Il vino era l’estate catturata e messa in bottiglia.
da “L’estate incantata”
Quando la sua mente e la mia si sono incontrate, i nostri pomeriggi in giardino si sono trasformati in qualcosa di unico.
da “L’estate incantata”