L’avevano attesa in tanti questa nuova uscita firmata Erin Doom: il fenomeno editoriale degli ultimi anni torna con “Arcadia” per continuare a raccontarci la storia di Mireya e Andras, i protagonisti del prequel “Stigma”.
«Il lieto fine dipende da dove interrompi la storia. Si conclude sempre al momento giusto. La principessa e il suo cavaliere, l’attimo eterno in cui si promettono amore. Ma se volti ancora pagina, ti rendi conto che non esiste alcun ‘E vissero felici e contenti’. Io l’avevo vista, una storia così. Mi aveva incantato con il
suo falso finale e mi aveva sussurrato: ‘Tu sei soltanto l’altra’».
Con Arcadia, Erin Doom riprende la trama lasciata aperta dopo il finale di Stigma. La storia di Mireya e Andras inizia con una profonda antipatia che si mescola a una grande attrazione: è uno dei tropes più amati dagli appassionati di romance, quello degli enemies to lovers.
Sembra però che, più i protagonisti si odiano, più il destino trami per farli incontrare. L’attrazione è invincibile, così come le similitudini. Entrambi sono feriti dal passato, entrambi lottano per una nuova vita. Che sia insieme, stavolta, la chiave per riuscire?
Sinossi del libro
Mireya e Andras sono ben lontani dall’essere i personaggi di un sogno perfetto. La vita li ha feriti e segnati, e li ha convinti che nessun lieto fine li attende. Andras sa di essere un’anima dannata, un angelo caduto come quello di cui porta il nome, capace di fare solo del male alle persone a cui tiene. Un trauma doloroso lo tormenta e il padre crudele torna prepotentemente nella sua vita, deciso a rovinargliela una volta per tutte.
Mireya lotta per i suoi miracoli con le unghie e con i denti, con la speranza di riuscire a salvare la madre in bilico tra la guarigione e una ricaduta nella dipendenza da cui non potrà più tornare indietro. Senza contare che l’ombra di Coraline incombe: che fine ha fatto la ragazza?
Potrebbe riapparire da un momento all’altro e riprendersi il ruolo di protagonista che le spetta? Eppure, nonostante il destino sembri remare contro, il sentimento tra i due continua a crescere come un fiore, testardo e disperato, spaccando la terra e insinuandosi tra le crepe aride dei loro cuori. È il momento di scoprire se l’amore può guarire le cicatrici o se questa, invece, è un’altra storia.
Arcadia
Erin Doon
Ci sono ferite che ci condannano all’inferno. Ci sono sorrisi che racchiudono tutto il paradiso. Mireya e Andras sono ben lontani dall’essere i personaggi di un sogno perfetto. La vita li ha feriti e segnati, e li ha convinti che nessun lieto fine li attende. Andras sa di essere un’anima dannata, un angelo caduto come quello di cui porta il nome, capace di fare solo del male alle persone a cui tiene. Un trauma doloroso lo tormenta e il padre crudele torna prepotentemente nella sua vita, deciso a rovinargliela una volta per tutte. Mireya lotta per i suoi miracoli con le unghie e con i denti, con la speranza di riuscire a salvare la madre in bilico tra la guarigione e una ricaduta nella dipendenza da cui non potrà più tornare indietro. Senza contare che l’ombra di Coraline incombe: che fine ha fatto la ragazza? Potrebbe riapparire da un momento all’altro e riprendersi il ruolo di protagonista che le spetta? Eppure, nonostante il destino sembri remare contro, il sentimento tra i due continua a crescere come un fiore, testardo e disperato, spaccando la terra e insinuandosi tra le crepe aride dei loro cuori. È il momento di scoprire se l’amore può guarire le cicatrici o se questa, invece, è un’altra storia.
L’autrice
Erin Doom è lo pseudonimo di una giovane scrittrice italiana. Emiliana, under 30, una formazione giuridica alle spalle: l’autrice di “Arcadia” ha esordito su Wattpad, la piattaforma di social reading più famosa al mondo, con il nickname DreamsEater.
“Ho iniziato a scrivere per seguire una passione, occupandomi di altro nella vita, così ho scelto il nickname DreamsEater, che è diventato il mio pseudonimo, per tenere separata la vita di tutti i giorni dall’ambito creativo. Il successo mi ha travolto al di là di ogni aspettativa. La scelta dello pseudonimo però resta. Non per creare aloni di mistero, attirare attenzione, semmai il contrario, dietro all’anonimato c’è un’esigenza di privacy. Non dico che in futuro non farò firmacopie o interviste di persona”.
È stata la casa editrice Magazzini Salani a sceglierla, dopo che Doom aveva deciso di autopubblicarsi su Amazon, affiancandola in un accurato lavoro di editing e consegnando in libreria un’edizione più corposa rispetto a quella iniziale. Oltre ad alcune interviste rilasciate, di lei possiamo scovare alcuni indizi attraverso il suo profilo Instagram. Proprio nei mesi scorsi, l’autrice ha rivelato la sua identità in tv nel programam di Fabio Fazio “Che tempo che fa”.
Per la casa editrice con cui collabora, ha già pubblicato il campione d’incassi “Fabbricante di lacrime”, “Nel modo in cui cade la neve” e, per l’appunto, “Stigma”, di cui il nuovo libro costituisce il secondo volume.
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