Focus su: “Tutto torna” di Juan Gómez-Jurado

Focus su tutto torna juan gomez jurado copertina

Il secondo capitolo dell’universo di Regina Rossa, un romanzo al femminile che è anche una vicenda sul potere, anzi sullo strapotere familiare, e sui segreti, sui risentimenti, sugli odi tra generazioni nonché sul coinvolgimento politico.

In una spirale in cui ciò che pareva finito ricomincia, hanno luogo le vicende di Tutto torna, edito da Fazi, nuovo thriller del conosciuto e apprezzato giallista Juan Gómez Jurado. l romanzo è la continuazione di Tutto brucia e fa parte dell’universo di Regina Rossa e degli altri romanzi al cardiopalma dell’autore madrileno.
È proprio Gómez Jurado, al termine di questo romanzo, a chiedere espressamente ai recensori di non fare commenti sul finale e di “tenere nascosto il grande schema che soggiace all’universo di Regina Rossa“.

Ritroviamo in Tutto torna le protagoniste di Tutto brucia: Aura Reyes con sue due gemelle undicenni insieme alle amiche Mari Paz e Sere, già compagne d’avventura nel precedente thriller. In questo romanzo in cui il femminile ha parte preponderante, il lettore si ritrova coinvolto in un turbinio di avventure e situazioni portate all’estremo.
Aura Reyes, che poco tempo prima aveva perso il marito in circostanze misteriose, si trova in un carcere di massima sicurezza. Qualcuno l’ha avvertita: tra poche ore morirà. Quale mano compirà un gesto così carico d’odio? Ma soprattutto come sfuggire a tutto ciò?
La cosa più dolorosa, per Aura, sarebbe quella di perdere le figlie o di pensare che esse si trovino in pericolo soprattutto dopo che una detenuta le dice “Stanotte alle tue figlie faranno la festa.“.

Aura non sa a chi rivolgersi, è emarginata, disperata e ha bisogno di aiuto. Forse glielo potrebbe dare una “balorda psicopatica” ma, all’improvviso, avviene qualcosa d’inaspettato. Appena fuori dal carcere di Matasnos, Aura può solo correre per cercare di mettersi in contatto con le amiche di sempre per avere notizie delle figlie affidate alla legionaria Mari Paz che, prima dell’ingresso di Aura in carcere, le aveva promesso “Finché campo, bionda, alle tue bambine non torceranno un capello. Hai capito?


Tutto torna
Juan Gómez-Jurado

Tutto ciò di cui Aura Reyes ha bisogno è rimanere viva altri dieci minuti. Non è un compito facile. Le altre sono quattro, sono più forti e lei – una figura accerchiata, nel cortile del carcere – non è mai stata brava a difendersi. O forse sì. Perché Aura deve riprendersi le sue figlie. E anche le sue amiche. È per questo che ha elaborato un piano che inizierà tra dieci minuti. Quindi no. Non ha intenzione di morire oggi. Fuori dal carcere la aspetta una nuova sfida: dovrà vedersela con i Dorr, una potente famiglia che nasconde molti segreti, la cui ultima erede, Irma, regge le fila di un misterioso Circolo. E c’è una preziosa valigetta da recuperare. Non si sa che cosa contenga, ma di certo il suo contenuto è potenzialmente esplosivo… Un piano impossibile. Una fuga senza tregua. Farsi catturare non è un’opzione.


Durante le drammatiche vicende Aura, Mari Paz e Sere sono in piena azione, ognuna con un compito diverso ma allo stesso tempo con lo stesso scopo. Aura vive giorni emozionanti e angoscianti; Mari Paz ha una missione di maggiore responsabilità ma anche più umana allo stesso tempo; infine Sere, il genio informatico, deve sfoderare maggior coraggio e si fa forte della sua astuzia e intelligenza per uscire dalle situazioni drammatiche.

Tutto torna è anche una vicenda sul potere, anzi sullo strapotere familiare, e sui segreti, sui risentimenti, sugli odi tra generazioni nonché sul coinvolgimento politico. Là dove il denaro la fa da padrone e dove gli scrupoli non esistono più, tutto è concesso: ci si libera di chi è scomodo, nei modi più abietti e inimmaginabili.
Personaggi misteriosi e nuovi segreti prorompono una pagina dopo l’altra ed è incredibile comprendere quanto siano legati fra loro alcuni fra i protagonisti. Emerge con potenza e prepotenza la famiglia Dorr i cui componenti hanno personalità ambigue e impenetrabili.

Juan Gómez Jurado scrive un thriller con scene ad alta tensione e con svolte improvvise e inaspettate. Tra un capitolo e l’altro appare, a tratti, un manoscritto fondamentale per la storia, ma l’autore porta i lettori, fino all’ultima pagina, fino alle ultime battute prima di far in qualche modo luce sull’intrigante vicenda.
A questo, nulla si aggiunge affinché ogni lettore s’immerga nell’infinità dei segreti nascosti nel narrato, nell’attesa, anzi quasi nella certezza che tutto non sia finito qui.

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